STAZIONE                                    via  Stazione

                                                       Salita alla Stazione

 

 Non sono mai esistite ufficialmente come tali. Quale “salita alla Stazione”  è pure riportata su alcune cartoline illustrate.

 

Quando nel 1850 studiarono come far transitare il treno in pieno borgo, fu ovvia conseguenza erigere l’alto viadotto che isolasse la linea dalla vita del popolo: un lavoro immane che da san Benigno percorreva l’interno della linea costiera e si prolungava verso Rivarolo. Anche la stazione fu eretta in alto, in pari con i binari. Ovvio creare la salita per arrivare ad essa, ma alla quale mai è stato dato un nome personalizzato.

Ambedue le titolazioni quindi corrispondono a quella ancor oggi esistente salitella che porta alla stazione ferroviaria, dalla via sottostante (che all’epoca del Novella, prime decadi del 1900, era via Milite Ignoto ma che prima era stata via Vittorio Emanuele e via UmbertoI; e dopo via P.Reti).

Ci appare quindi che non abbia mai assunto questo nome in forma  ufficialmente riconosciuta dal Comune; così si includerebbe nelle numerose indicazioni ad uso popolare, atte ad indicare certe zone in rapporto alla funzione.

Il 9.2.1931 ci fu una interpellanza nel consiglio comunale, mirante a migliorare la viabilità alla stazione (il progetto prevedeva poter accedere anche dalla retrostante via Cavour tramite un sottopasso a piano terra ed ove avrebbero trovato posto biglietteria, ristorante, diurno e lasciando di sopra oltre l’accesso ai treni, al caffè e le sale di aspetto: parzialmente  fu realizzato dopo oltre cinquant’anni, per carenza cronica di fondi economici).

 

BIBLIOGRAFIA  

-DeLandolina GC –Sampierdarena -Rinascenza.1922 – pag. 56

-Genova-rivista municipale- del 3/31.195

-Novella P.-Strade di Genova-Manoscritto b.Berio.1900-pag.19

-Tuvo T.-Sampierdarena come eravamo-Mondani.1983-pag.62

 

.non citata dallo stradario comunale 1953- e dal Pagano/1933