SCUOLE TECNICHE                            piazza Scuole Tecniche

 

   Era il nome generico e non ufficiale, dato alla piazzetta che poi, nel 1906, divenne legalmente “ piazza Giacomo Bove” (oggi, dal 1935, è  “via V.Alfieri”).

   Il nome proviene dalle scuole, ospitate nel palazzo omonimo, usato seguendo l’uso di nominare una località in rapporto al punto di riferimento più importante e conosciuto dai più.

Foto 1910 - il portone a sinistra corniciato di bianco è l’attuale civico 46 di via ACantore. In alto dopo gli alberi, nel centro della foto,  i tetti dei quali rimane il segno in via Alfieri;  alla loro destra il campanile dell’Oratorio Mrte e Orazione; a destra del quale il palazzo Boccardo.

 

   Nel 1870 esisteva una ‘istruzione primaria’ composta dai primi asili infantili, seguiti dalle scuole elementari (pubbliche e private; serali e domenicali). Seguiva una ‘istruzione secondaria’ con divisione tra istruzione classica e quella tecnica. Mirata questa ultima a soddisfare le pratiche esigenze dell’industria, del commercio, della navigazione, dei sempre più frequenti contatti con l’estero, fu largamente adottata nella provincia genovese anche se troppo spesso lasciata sprovvista di quanto necessario per insegnare praticamente (ad esempio il gabinetto di fisica o di chimica) tanto che si chiedevano se non fosse meglio inserirsi direttamente nel lavoro lasciando che –  chi più sveglio - imparasse di più inserito nell’ambiente che preparato nel teorico senza sussistenza pratica. In SanPierd’Arena in quell’anno era aperta una Scuola Tecnica comunale comunitativa (a Genova erano tre e tutte regie governative; una a Voltri comunale ma pareggiata; a Sestri e la nostra a carico del municipio locale).   Nel 1870  era direttore il sacerdote teologo Bistolfi Giuseppe; 2 erano i professori di lingua italiana-storia-geografia; uno di lingua francese, di matematica, di calligrafia, di aritmetica e computisteria, di scienze fisiche e naturali.

   Ancora nel 1899, le scuole civiche erano divise in “elementari (o preparatorie”con cultura generale e francese, ricamo, canto e piano, ballo, ginnastica);seguite dal “corso superiore” di 4 anni (con morale, aritmetica e contabilità, igiene e scienze, storia, lettere italiane, geografia, francese, inglese, disegno, ornato);  oppure dalle “industriali” (con disegno, cucito, ricamo, calligrafia, filigrana, ecc oltre a lingua italiana, aritmetica, francese , calligrafia, storia e commercio); oppure dalle “tecniche”(diurne, serali e domenicali; con lettere, francese o inglese, computisteria, aritmetica, scienze, disegno, calligrafia, matematica) .

   A levante, la PIAZZETTA era delimitata  dall’Oratorio della Morte ed Orazione (vedi via A.Cantore); mentre a ponente aveva la casa Scaniglia (poi Barabino), la proprietà Parodi (ambedue oggi scomparse abbattuta e diversamente utilizzata) ed  il palazzo Boccardo , sede della scuola  .

   Il PALAZZO BOCCARDO (vedi a via A.Cantore e, parziale foto in via GB Monti), posto allora in via del Mercato al civ.11   (oggi corrisponde come sede all’ultimo civico di via A.Cantore, il n° 51*** ). già a metà secolo del 1800 era di proprietà municipale. Nel 1856 ospitò la società di MS Unione Umanitaria -primo vagito dell’attuale Ass.Operaia Universale di M.Soccorso, che ebbe nel palazzo la sua prima sede-, che vi aprì scuole serali elementari, di disegno meccanico ed ornamentale, nonché una palestra (per ginnastica, scherma, scuola di tiro a segno e carabina ) ed una biblioteca circolante. Nel 1868 trovarono sede anche la “società di MS dei volontari italiani” riunente i combattenti volontari che - coordinati da Luigi Stallo - si organizzano in società avente presidenti onorari Garibaldi e Mazzini (che ringraziarono con lettera) .

   Nel 1891, ed eguale nel 1896, un elenco di immobili di proprietà comunale, cita: “Palazzo Scuole Tecniche, locali carcere ed abitazioni annesse (valore) L. 100000”.

   Nel 1908 non esiste più questa proprietà, e le Scuole Tecniche sono nel ‘Palazzo Galeazzo Alessi’, ovvero in villa Scassi allora ritenuta disegnata da questo architetto.

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale  

-Falcone G.-Annuario della Prov. di Ge.-Ferrando.1870-pag-. 618

-Lunario genovese del signor Regina 1889-pag.278

-Morabito&Costa.Universo della solidarietà-Priamar.1995-pag.333