SAMENGO                            via Samengo

 

                                                                      

TARGA:   via – privata – Samengo

 

angolo via S.Carzino

  sotto il voltino in angolo con via della Cella

 

QUARTIERE MEDIEVALE: Mercato

 da MVinzoni, 1757. Ipotetico tracciato della via -sottostante e parallela alla via Centrale- tra in giallo via della Cella e celeste ipotetica via LCarzino

 

N° IMMATRICOLAZIONE:   2844,    CATEGORIA:  2

 da Pagano 1967-8

CODICE INFORMATICO DELLA STRADA - n°:   55860

UNITÀ  URBANISTICA: 26 - SAMPIERDARENA

 da Google Earth 2007. In rosso via NDaste; celeste via della Cella e giallo, via LCarzino.

 

CAP:   16149

PARROCCHIA:  s.Maria della Cella

STRUTTURA:   stretta strada di collegamento tra via A.Carzino e via della Cella,  ove sbocca sottopassando un archivolto.

Nel nov.03 ed ago/04 si leggere essere ‘via privata, di interesse pubblico’ e quindi programmata a divenire gratuitamente municipale per avere diritto alla manutenzione e servizi (ritiro della spazzatura con cassonetti, fognature, illuminazione, asfalto, ecc.).

 

STORIA:  era inizialmente parte del giardino della villa Gavotti di via Daste, coltivato ad orto ed esteso -sino ancora nella metà del 1800 (carta del Porro 1838)- a confinare con la proprietà posta a sud, della villa Centurione del Monastero.

Nel palazzo di fronte a villa Serra, lungo via Daste (vedi) c’era una ‘cappella Samengo’ privata, intitolata agli ‘Angeli custodi’: la volta era a cupoletta e, sull’ingresso - dal 1793 quando fu restaurata - fu posta una lapide a ricordo. 

   In quella data, la ferrovia, via Vittorio Emanuele (via G.Buranello) e la lottizzazione, distrussero i confini;  e  la costruzione delle case a cavallo fine 1800- primo 1900, crearono nuova la strada.

  Nel 1927 non compare nell’elenco delle strade cittadine.

  Nel 1933 era di 4.a categoria, con un civico solo. Nel 1951 fu assegnato a nuova costruzione il civ.4.

  Ed è relativa al civ. 4 la domanda fatta nel 1926 al Comune di San Pier d’Arena da parte di Samengo Antonio, di ampliamento dell’edificio che rimane a monte della strada, dalle spalle dell’edificio ex don Daste di via Mameli e sino a oltre metà strada.

 

CIVICI

2007= NERI   = il 2 (nessuno dispari)

            ROSSI = da 1r a 13r (compreso 9Ar)     e da 2r  a 8r

   Nel Pagano/40 va “da v.Popolo d’Italia a v. Della Cella” ed ha solo civ. rosso: 2 garage centrale.

Nel lato a monte, sono tutte officine, alcune meccaniche o carrozzieri, altri magazzini; un solo artigiano di materiale plastica: nella cui officina è una nicchia vuota che conteneva un’immagine sacra.

 

 

DEDICATA  alla famiglia di industriali e/o costruttori, divenuta facoltosa da potere acquisire, presumibilmente dall’ultimo erede Centurione GB quei terreni e renderli fabbricabili (in quegli anni a metà del 1800 sappiamo che il principe Centurione, sacerdote, si era già disfatto del terreno: in un tratto di esso costruirono il teatro Modena, in altro fu lui a vendere a don Daste il caseggiato costruito (dai Samengo?) in via A.Carzino chiamata poi ‘casa della Provvidenza ’).

   I Samengo provvidero a riempire gli spazi con altre case: per l’appunto la strada è privata perché compresa nella loro proprietà.

   Si legge che nel 1813 Giuseppe Samengo possedeva in cima alla crosa della Cella una casa con una cappella privata.

   Un Emilio Samengo viene citato su un marmo, quale benefattore della Casa della Provvidenza di don Daste di salita Belvedere.

   Gli eredi Samengo, che ritroviamo abitare al piano nobile del palazzo Serra-Monticelli, ebbero una disputa legale col comune di San Pier d’Arena, descritta alla voce ‘Loggia’. Nel 1933 vengono citati quale ‘soc.an.Immobiliare Samengo’ in via Mameli, per la costruzione di servitù di passaggio su terreno di proprietà (l’archivolto attuale, al confine di levante della strada?)

   Contribuirono ad erigere abitazioni anche nella zona di Sestri Ponente ed in Albaro; nonché in altre delegazioni.

   Nel 1800 a Genova assai facoltosi erano dei Samengo, tra cui un Vincenzo console generale della repubblica argentina, e suo figlio Luigi che nel 1905 donò al museo di palazzo Bianco un presepio artistico di pregio.

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale -  Toponomastica    scheda  4024

-AA.VV.-annuario guida archidiocesi- anno/94-pag.443; /2002-pag.480

-Galassi MC.-Venite adoremus.-Tormena.1993- pag.50

-Gazzettino Sampierdarenese : 9/92.3

-Genova- rivista municipale : n.2/33.209

-Il Secolo XIX : 25.11.03 + 23.08.04

-Pagano/ 1933-pag. 248;   /40-pag.400;   /1961-pag.377

-Pastorino&Vigliero-Dizion. Delle strade di Ge.-Tolozzi 1985-pag.1641

ovviamente non citati da Enciclopedia Sonzogno + Enciclopedia Motta + Novella P. +