ROLLA                                    via privata Rolla

 

 

Nome non ufficiale, usato popolarmente per indicare la strada che portava alla proprietà di Francesco Rolla, in zona Fiumara, estesa lungo il torrente Polcevera,  dalla riva del mare ‘crosa comunale detta alla Fiumara’,  alla ‘crosa comunale del Ponte detta crosa del Ponte’.

   La zona, nella carta del Vinzoni del 1757, è ancora proprietà dei Crosa.       

   Neanche appare il nome in quella del Porro del 1835 ma già c’era poiché sappiamo che nell’anno 1800, nel dare nome alla via Bombrini, si definì la strada che passava davanti alla cappella Rolla.

   E nel 1827 quando le suore Pietrine si insediarono nella ex proprietà dei gesuiti, trovarono in Francesco Rolla uno dei più munifici sostenitori.

   Nel libro “L’indicatore” edito 1835 alla voce “Filature in cotoni nostrali alle macchine del n 12/24”, Francesco Rolla è citato essere solo a Cornigliano. Mentre, a S.P.d’Arena viene citato solo Bagnasco Girolamo

   1846 - All’Esposizione Internazionale fu consegnata una medaglia d’argento ai fratelli Rolla, da poco trasferiti a Voltri, eredità di un cotonificio dal padre Francesco fu Felice che aveva iniziato alla Fiumara e che fu migliorato passando dalla filatura a mano a quella a macchina.  Si accenna poi a “ il leggiadro e vivo color rosso del Signor Rolla fu apprezzato e ricercato dalla stessa Inghilterra che al principio lo pagava fino a Ln 10 il chilogramma; Livorno, Napoli e il Piemonte gli spediscono ancora i cotoni per tingerli. La sua tintoria è allo sbocco della Polcevera con acqua corrente e caldaje mosse in moto dal vapore capaci di oltre a 50 chilogrammi di cotone; la più estesa è in rosso colla robbia in Sampierdarena, altra pure ivi in rosso con allume e sommaco.”.

   Nel 1851, in un capannone di proprietà dei Rolla posto a SPdArena in zona Mercato venne fondata la società di Mutuo Soccorso dell’Unione Umanitaria, che rappresentò il primo nucleo di associazione sull’onda del quale nacque poi nel 1870 l’A.Operaia Universale di M.S. di San Pier d’Arena, tutt’ora viva e con sede in via A.Carzino, 2. Di tutte le società di Mutuo Soccorso ancora in vita, è la più vecchia assieme ad altre due in città.

   Quando nel 1853 il Taylor cercò acquistare i terreni del “Prato dell’Amore” (vedi) il quale aveva a nord-est la fabbrica di amido di Pescetto ed i baracconi ad uso saponeria di un Pallavicino; ed a nord-ovest  -fino al torrente- la proprietà Rolla fratelli, impegnati in una tintoria. La ferrovia verso Voltri, tagliò il terreno in due parti (una rimase a sud ovest della ferrovia e l’altra a nord ove verrà eretto un nuovo capannone parallelo al torrente).

1869 la fabbrica di cotone produceva maglie ma era anche tintoria; con macchine circolari perfezionate che impiegando venti operai,  produceva per 75mila lire. Il più del personale –32 operai- erano donne;  ed un 15% fanciulli. Il direttore percepiva £.4 di stpendio).

Tutta la proprietà di Felice Rolla fu venduta nel 1885 all’Ansaldo.

Si è scritto che dei Rolla era anche la Cappella omonima (descritta in via Fiumara Vecchia), posta vicino alla foce del torrente, eretta  nel 1826 e completata nel 1838, di forma rotonda, con un solo altare sul quale troneggiava la preziosa statua dell’Immacolata scolpita da Filippo Parodi (qui trasferita da un palazzo genovese acquistato dai sigg.ri Rolla; a lungo si credette essere opera del Puget. Ora è alla Cella). Questa cappella visse sino all’acquisto dell’Ansaldo, il quale la demolì; perché sappiamo che vi officiava il famoso pré Giordan prima di divenire – nell’ultima decade del 1800- cappellano dell’oratorio dell’Orazione e Morte, nel quale fu trasferita l’immagine dell’Immacolata.

   Nel Pagano/1902 ed ancora nel 1908, alla voce via Vittorio Emanuele:  all’ 1 Rolla Vittorio e Rolla Edoardo; separatamente sono commissionari e rappresentantiin genere, depositari della premiata ditta J,Lemaire fils di Tourcoing. Si interessano di articoli tecnici, oli e grassi lubrificanti, e fabbricano cinghie per trasmissione – di cuoio, crine, canapa, balata- croupon, corde, lacciuoli; puleggie (sic) in legno, lavorano ferro-acciaio-ghisa, filetti per macchine. tel 813;---

 

Nel Pagano/61 in via Pacinotti civ.1 (vedi) si pone la società Rolla, Traverso & Storace che nelle prime decadi del secolo -senza i Traverso- era in via Gaggini (vedi) vanta essere il più assortito deposito di materiali siderurgici e non ferrosi della Liguria, con oltre 60 anni di attività. Non so se sono i Rolla di antica data.

 

DEDICATA

Dall’inizio del 1800 tutta la proprietà Crosa, circa 9620 mq, comprendenti oltre il palazzo padronale, alcune case coloniche ed ampio terreno coltivato ad orti, appaiono già trasferiti (quindi) di proprietà a Francesco Rolla industriale tessile (fabbrica tessuti e tintoria) del borgo, ricco e molto pio, proveniente da Genova in zona santo Stefano, aveva iniziato installando nella zona Fiumara una filanda con quattro telai ed una tintoria; questa -come i mulini- sfruttava i canali d’acqua corrente provenienti dal torrente e con essi riversava direttamente i residui in mare. Era il tipico rappresentante dei primi nascenti borghesi dei primi cinquant’anni del 1815, del post Napoleone - inizio del regno, non aristocratico ma benestante economicamente, con una mentalità ancora imbevuta di tradizionalismo-corporativismo ma non ancora manageriale (come poi appariranno dal 1840 in poi). Invece la sua impresa tessile – sulla quale riversava le migliori energie - diveniva sempre più ‘specializzata’ arrivando a possedere macchine a forza motrice a vapore (quelli non aggiornati e lavoranti con energia idrica, d’estate potevano lavorare poco o nulla per mancanza di energia) ed ingrandendo sempre più, arrivando ad avere impiegati oltre 100 operai, e nello stabilimento munito infine di macchinari a vapore tra i più moderni dell’epoca, si procedeva soprattutto alla colorazioni del cotone e della lana (in particolare la ‘leggiadra e viva’ tinta con un rosso unico al mondo in quanto lavorata con la sabbia della marina locale e con l’unione di altre sostanze quali l’allume ed il  sommaco; talché era molto apprezzata, anche all’estero: dall’Inghilterra e dalla Toscana, Campania, Piemonte venivano qui spediti i cotoni, per essere tinti).

Nel 1841 ha 150 operai; e da 8.000 fusi di quell’anno, nel 1861 era salito a 15mila, divenendo uno dei più grandi produttori di filature-tessiture cotoniere liguri, arrivando a doppiare lo stabilimento (forse a Cornigliano; il dramma era che i telai dovevano essere importati e se si guastavano nessuno sapeva aggiustarli. Numericamente alto era il numero dei telai non concentrati in una  fabbrica ma ancora a produzione tradizionale casalinga ‘a braccia’).

Il nome di Francesco Rolla appare nel 1852 anche come finanziatore della società ‘invenzione Carosio Agostino’ che produceva energia tramite una pila idrodinamica e la creazione di un campo elettromagnetico: dopo 3 anni l’impresa preferì continuare usando un nuovo motore a vapore inventato da Carlo Siemens;

Negli archivi, oltre a Rolla (Francesco) nel 1861, vengono citati - sempre nel gruppo dei ‘bambagiari’ ovvero della filatura - altri due omonimi, forse parenti: uno stabilimento ’fratelli Rolla fu Costantino’ (un Costantino era figlio di Francesco quindi i fratelli erano i nipoti; l’altro figlio fu Giuseppe) con 12mila fusi, ed uno L.& C.Rolla con 7000 fusi.

Ma nel 1866 tutto andò a catafascio e probabilmente fallì.

Nel 1871 ricompare azionista con piccola quota della ‘soc.GB Lavarello & C.’ di navigazione con motore a vapore per trasporto emigranti, divenendo un piccolo armatore; l’impresa fallì nel 1883 dopo inizi consistenti.

Come scritto, fu probabilmente l’espansione dell’Ansaldo che - come anche per i Dufour - costrinse i Rolla ad orientarsi ‘fuori borgo’, verso Cornigliano, dove trovarono migliore sistemazione.

Tre generazioni della famiglia Rolla sono sepolti nella cripta della chiesa della Cella (il capostipite morì nel 1860 dedito prima al commercio e lavorazione della seta, poi del cotone).

 

BIBLIOGRAFIA

-Castronovo V.-Storia dell’Ansaldo-Laterza 1994-vol.I-pag. 104cartina

-Cortilli A.-L’indicatore ossia guida per la città...-III.Pagano 1835-

-Costa.Morabito-Universo della solidarietà-Priamari 1995-pag.333           -Novella P.-Storia di Genova-manoscritto Bibl.Berio 1930-pag 32.