RECENSIONI pubblicate sul Bollettino della A Compagna
n 2/2006 a pag. 10 : Si comincia da una figlia, Giardelli Paolo,... .................... allegato 1
n. 4/2006 12: Mario Carboni, un secolo di solidarietà a Sestri Ponente “ 2
n. 1/2009 12 : I parchi, Marcella Rossi ................................................. “ 3
n. 2/2009 12 : Viaggio sentimentale nella grande Genova ............... “ 4
idem : Nuovo dizionario italiano genovese, F.Bampi ......... “ 5
idem : Grafîa ofiçiâ, F.Bampi................................................... “ 5
idem : Dizionario della cultura brigasca, PL Massajoli....... “ 6
idem : Il poeta di Savona, “Beppin da Cà”, G.Milazzo ...... “ 7
n. 3/2009 12 : Cristoforo Colombo, archeologia della scoperta –D. Roscelli “ 8
idem : Parolle de Zêna, Franco Bampi .................................... “ 9
idem : La gatta turchina e il gatto vagabondo, Paolo Lingua . “ 10
idem : Gli Scolopi in Liguria, scelte..., Margherita Priarone . “ 11
idem : Liguria – Ville, Parchi, Giardini – editore DeFerrari .......... “ 12
idem 15 : Da Nonna a Nipote, lezione di cucina e..., MGrazia Daniele “ 13
n. 4/2009 15 : Sentiero delle Terre alte, itinerario, Dario Ottonello ........ “ 14
idem : Baccio Emanuele Maineri, patriota e poligrafo, GL.Bruzzone “ 15
idem : Bibliografia Speleologica Ligure, AA.VV. ...................... “ 16
idem : Obiettivo su Recco, una storia in mille foto, E.Razeto, S.Pellegrini 17
idem : Garibaldi e la Liguria, Erio Bertorello e Giulio Fiaschini “ 18
idem : I sciantilin (le calosce), Enrico Scaravelli ........................ “ 19
idem : Le poesie di un emigrato, Lorenzo Maritano (Lùensu). “ 20
idem : L’Oltregiogo, una terra strategica per l’Italia, F.Monteverde “ 21
idem : Limonte, F.Monteverde ................................................... “ 21
idem : A-a reversa, in pröza zeneize à riso raeo, GFranco Mangini “ 22
idem : Un secolo di solidarietà a Sestri Ponente, Mario Carboni “ 23
n. 1/2010 13 : “Il Bugiardino”, 2010, lunario agenda delle terre liguri “ 24
idem : Un ligure contro Toro Seduto, U.Torretta ..................... “ 25
idem : Il Forte del Castel di Gavi, Armando DiRaimondo ..... “ 26
idem : Gli anni di Savignone, Guglielmo Tealdi ...................... “ 27
n. 2/2010 pag. 12 : Corpus delle uniformi civili, Carla Cavelli Traverso... “ 28
idem : Banca delle tradizioni, Maurizio Sentieri ..................... “ 29
idem : C’era una volta il Costa del Sol, fra cronaca e fantasia,UGugliotta 30
idem : Poggio e san Bernardo di Favaro storia di due..., AA.VV. “ 31
idem : Ayron Xavi, Jennifer Della Rocca ................................. “ 32
idem : A volo di gabbiano, storia e amore tra Ge.e Pa., Oriati-Rizzuto “ 33
idem : Mussolini e la sua Liguria, Marco Massa ..................... “ 34
n. 4/2010 pag. 13 : Mirette Tanska Cambiaso, A.Di Raimondo ................. “ 35
idem : Il patrimonio artistico di Banca Carige, sculture.., G.RotondiT “ 36
idem : Partigiano a Triora, Maria Rosa Acri .......................... “ 37
idem : Batte in Val Polcevera un cuore per l’Africa, CD ...... “ 38
n. 1/2011 pag. 11: Giuseppe Marzari un uomo in frac, Cesare Viazzi .... “ 39
idem : Finollo dal 1899, Giovanni Meriana ............................ “ 40
idem : Partigiani una storia di uomini, S.Antonini .............. “ 41
idem : Pensce “i... pa”olle (pensieri... parole9, V.Bolia ......... “ 42
idem : Svelati i segreti di C.Colombo, AMSalone, ACalcagno “ 43
idem : Pegi, nomen a fntibus, AA.VV. .................................... “ 44
n.2/2011 pag. 9 : L’artigianato in Liguria, Maurizio Lamponi ............ “ 45
idem : “Italia chiamò”, MTCaprile e FDeNicola ................. “ 46
idem : Le ardesie della Liguria, dalla geografia... RTerranova “ 47
n.2/2011 pag. 9 : Storia di Genova, Enzo Marciante .............................. “ 48
idem 10 : L’acquedotto storico dsi genova, L.Rosselli ............... “ 49
idem : L’insurrezione genovese del 1849, FBampi e GOneto “ 50
idem : O pescafigeu, ACompagna ............................................ “ 51
idem : Loenso e Lucia i sposoéi impromissi, NDurante ........ “ 52
idem : Mura e fortificazioni di Genova RDellepiane ............. “ 53
idem 11 : Gabriele Dannunzio genovese, AGCapini ................... “ 54
idem : La lunga crociata dei genovesi, RViazzi ...................... “ 55
n.3/2011 pag. 16 : Genova tra ottocento e novecento, AA.VV. ................ “ 56
idem : Gh’ea ‘na votta... favole, NDurante ............................ “ 57
idem : Il Paradiso dietro l’angolo... CScarsi ............................. “ 58
idem : Moderno Dizionario rapido, FBampi SLusito ........... “ 59
n.4/2011 pag. 11 : I love Liguria, AA.VV. ................................................. “ 60
idem : Piccoli martiri, FDiCaprioF ........................................ “ 61
idem : Progetto Scheue de zena, ACompagna......................... “ 62
n.1/2012 pag. 10 : Di terra di mare SMdCella, Oriati Rizzuto............. “ 63
idem : Il vallo ligure, la linea difensiva..., GFaggioni ..... “ 64
idem : Quaderni di storia locale, Microstorie,AA.VV. ..... “ 65
idem : Fortificazioni in Liguria, Minola, Arena, Ronco... “ 66
idem : Antartide 1975/76, RTerranova ................................. “ 67
idem : Il battistero di san Giovanni, CMontagni ................ “ 68
n.2/2012 pag.12 : Le operazioni aeronavali nel mar Ligure, GFaggioni “ 69
idem : Dall’alba del Risorgimento all, AA.VV. ................. “ 70
idem : Uniti nell’Italia unita, STringali ................................. “ 71
n.3/2012 pag. 15 : O prinçipin, ADe SaintExupéry, AGaribbo ............ “ 72
idem : Il monte di Pietà di Gavi, ADiRaimondo ......... “ 73
idem : Peagna ........................................................................... “ 74
idem pag. 16 : Le mie prime 100 parole, FBampi, MMerli ................ “ 75
idem : Nino Bixio e le questioni...,AFioravanti, VBozzo .... “ 76
idem : Escursioni e campagne geologiche guidate,RTerranova “ 77
idem : La duchessa di Galliera, MMascarino ....................... “ 78
ALLEGATO 1 - Giardelli Paolo, Si comincia da una figlia... , Le Mani.
Il titolo, per essere compreso come detto popolare, va preceduto da dalla prima parte che inizia: “per fare una bella famiglia…”. Ed è la femmina, che tiene il bandolo di tutto il libro.
In quei tristi anni relativi al 1800 e dopo (e tristi perché nelle campagne spesso i maschietti a quattro anni già dovevano, scalzi, diventar uomini; e le bambine donne), impostare una famiglia era un grossissimo grattacapo, anche se l’unico mezzo consentito per “continuare la specie”. Per il duro lavoro nei campi o per la consegna dell’eredità e del lavoro, occorrevano figli maschi. Le femmine, un po’ per antica usanza, per la loro debolezza nelle occupazioni fisiche, per le gravidanze e per la dote necessaria a sposarle, non erano del tutto gradite. Però, se si iniziava con una femmina, ci si consolava con l’avere una ‘sostituta alla mamma’; una che avrebbe garantito l’attenzione alla prole successiva anche quando la madre fosse divenuta inabile o ‘mancata di parto’.
‘Il capo sono io, ma chi comanda è mia moglie’; così recitava un detto recente; ma non è sempre stato così. Basta andare indietro di un secolo e già erano tempi in cui i diritti delle donne non esistevano e, di conseguenza, il maschio portava nel bene e nel male ma unilateralmente il peso e la responsabilità di tutte le decisioni fondamentali.
Tutte, eccetto la sessualità e le sue conseguenze. Queste sole erano in consegna alle femmine. Però garantite ed inquadrate da rigidissime regole: produrre figli ed educarli erano il naturale obbligo loro affidato; e come hobby, lavorare in casa. Così, poco spazio avevano quelle che incappavano nei confini del lecito e peggio per chi ne usciva: i casi di sterilità, di violenze, di ‘ragazze madri’, di aborti, di adozioni forzate; ma anche il sesso dei neonati, le malattie, l’insegnamento delle regole, tutto era a loro carico.
L’Autore, forte di una vasta ricerca pluriennale nel territorio Ligure, fa con fredda lucidità una mai descritta carrellata delle prospettive di vita di quei tempi in campagna. Semplici, idilliache, in mezzo alla natura; i bambini che giocavano con poco, si addormentavano con dolci o terrificanti ninne-nanna, si premiavano con delle noccioline e spesso neanche andavano a scuola. Ma ahiloro! facevano della fame, vivevano la miseria nella sporcizia senza igiene, pativano il freddo, la fame, le botte, le malattie, le guerre, le cattiverie proprie dell’ ignoranza degli ambienti gretti e superstiziosi; e spesso erano venduti.
Non è però solo triste narrativa, ma vera storia. Specie dei piccoli centri, dei paesi più o meno sperduti sui monti, dove la vita scorreva quotidianamente nel lavoro e nel rispetto di antiche tradizioni. E conclude con tutta una serie di gustosissime filastrocche, alcune in dialetto locale, da non perdere.
ALLEGATO 2 - Mario Carboni, un secolo di solidarietà a Sestri Ponente, storia della Croce Verde, nuova,Ata.
L’Aotô definisce o so travaggio unn-a carellâ de çent’anni de stoîa e vitta de-a P.A. Crôxe Verde de Sestri. Ma in realtæ legibile in senso ciù vasto: un secolo de vitta italiann-a e zeneize, con l’éuggio sestrexe; a sottolineâ comm-e a vitta de-a delegaion ea e a l’è stretamente legâ a quela de-a Grande Zena, seppur mantegnindo unn-a personale autonomia che a favorisce la conservaçion de unn-a ben precisa personalitæ da quæ i sestreisi de ancheu van fieri.
Non solo a Crôxe Verde quindi, che o l’è o personaggio prinçipâ do libbro; ma tûtte e realtæ sestrexi in to loro evolvise, legæ a-a trasformaçion industriale e cantieristica. Da l’iniçiale ‘o ciù piccin commune do Regno’ a un di centri ciù determinanti pe o varo do Rex e a cultûa operaia. Quela che l’Aotô ciamma ‘a stupenda aventuâ visciûa da-i sestrexi in çent anni’, se leze scorrevolmente anche fêua da Sestri perché quæsi tutti i letôi l’ha vixûa personalmente.
ALLEGATO 3 - I Parchi, di Marcella Rossi
La A Compagna ha presentato a dicembre il libro “I Parchi”, scritto dalla socia vitalizia e console Marcella Rossi, quinto della collana “Quaderni genovesi di lingua e letteratura” della nostra Associazione.
E’ un testo frutto di colloqui avuti con anziani personaggi di Nervi , e racconta i settant’anni che testimoniano il passaggio dal privato al pubblico di un tesoro inestimabile.
La pubblicazione è impreziosita dalle illustrazioni di calcografie originali degli allievi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti - Corso del prof. Nicola Ottria, oggetto di una mostra temporanea a Palazzo Ducale.
Il tema è attuale. Escluse le polemiche e le malinconie sui Parchi di Nervi, prossimi ad essere riqualificati, l’attenzione è posta sulla comprensione dei meccanismi tecnici e culturali che un tempo mantenevano in vita questo patrimonio storico botanico, per recuperarne i fattori positivi e i criteri utili per un duraturo restauro, conoscere le esperienze passate per interpretare il presente e guardare al futuro.
Il titolo generico esprime l’intenzione di prendere i Parchi Storici di Nervi a modello dell’universale significato di parco e di considerare l’importanza che il tema parco-giardino assume nella cultura genovese e ligure.
Non solo. Si intende partire da una realtà locale di spicco e fama per affrontare l’urgente tema dell’uso corretto degli spazi pubblici. Le interessanti testimonianze, riportate dall’autrice con una scrittura snella e vitale, rappresentano un necessario punto di partenza per capire il significato e l’utilizzo dei nostri parchi storici e costituiscono un approccio concreto per dare il giusto valore a un patrimonio culturale che potrebbe perdersi.
Ci si può procurare il libro in Sede o durante le conferenze “I martedì”. Presto si potrà trovare alla libreria “Porto Antico” e alla libreria “L’altra metà del cielo” a Nervi, dove verrà nuovamente presentato.
ALLEGATO 4 - VIAGGIO SENTIMENTALE di Piero Pastorino Editore De Ferrari – 2007 - Pagine 152.
Émmo riçevûo pê inricchî a nostra biblioteca, o libbro “Viaggio sentimentale nella Grande Genova”, edito postumo da l’editô De Ferrari, scrîto da Piero Pastorino, grande giornalista xeneise pluripremiou, autô di âtri libbri a tema locale, scomparso in to 2006.
In te so paggine, l’Autou percore a çitæ da ponente a levante e in to interno, sofermandose pê ogni Comunn-e – aborrisce a parolla delegation – da Vötri a sant’Ilâio, a Pontedeximo e a Struppa – precisando in ta prefazion che Zena, unica çitæ italiann-a a no l’ha unn-a periferia ma a l’è l’union de tante diverse anime; pê ciaschedûnn-a de-e quæ o se sofferma a dêscrivine episodi caratteristici, viçende umann-e, personaggi, dinastie imprenditoriàli, fæti inediti e curiosi, tutti scrîti co.o tratto veloce e sintetico, ma coinvolgente, tipico de o bon giornalista che con poche parolle o sa trasmette a partecipation emotiva mista a ciaessa de-a cronaca. Insomma, no a stoia dî singoli borghi; ma un rapporto amicale con ciasched’un de lò, in moddo da compilâ un “viaggio sentimentale”.
Abbiamo ricevuto per arricchire la nostra la biblioteca, il libro “Viaggio sentimentale nella Grande Genova”, edito nel 2007 da De Ferrari, scritto da Piero Pastorino, grande giornalista pluripremiato genovese, già autore di altri tre libri a tema locale, scomparso nel 2006.
Il testo, presentato alla Berio nel marzo 2008, costa 16 euro.
Nelle 152 pagine, l’Autore scorre la città da ponente a levante e nell’interno, soffermandosi per ogni Comune – aborrisce il termine delegazione – da Voltri a Sant’Ilario, a Pontedecimo ed a Struppa – precisando in prefazione che Genova, unica città italiana, non ha periferia ma è l’unione di tante anime diverse; per ciascuna delle quali si sofferma a descriverne episodi caratteristici, vicende umane, personaggi e dinastie imprenditoriali. In genere fatti inediti e curiosi, tutti scritti col tratto veloce e sintetico, ma coinvolgente, tipico del buon giornalista che con poche parole sa trasmettere la partecipazione emotiva mista alla chiarezza della cronaca.
Insomma, non la storia dei singoli borghi, da affidare a testi storici più approfonditi; ma un rapporto amicale con ciascuno di essi, in modo di compilare un “viaggio sentimentale”; come guardando le strade e le case, percorrendo la città a piedi o in tram. É riuscito nell’intento di farci conoscere meglio casa nostra; e cosa graditissima, arricchiti, a farcela amare un pochino di più.
EzioBaglini Inviato a Paolo GPiana
ALLEGATO 5 - Bampi, Franco – Nuovo Dizionario Italiano – Genovese – Illustrato e commentato.
Nuova Editrice Genovese. Ottobre 2008. pagine 448 – Euro 14,50
- Bampi Franco – Grafîa ofiçiâ – opuscolo n. 1 della ‘Collana Bolezùmme’
Società Editrice Sampierdarenese. Gennaio 2009. pag.36 - Euro 3,00
Con dui diversi editô, o nostro Prescidénte – sensibile ciù che mai all’ûzo do dialétto – o l’ha
Recentemente publicou dui travaggi suvia o tema a coeu: o “Nuovo... ...; e l’opuscolo “Grafia ...“.
No l’é mai asœ sottoliniâ l’inportànsa de simili publicazioin, in epoca in cui l’uso do
dialétto tende inesorabilmente a entrâ in te nozioin storiche do “perdùo irrimediabilmente”; e -
dimmoselo ciaeo – pe cólpa nostra (incapacitae e/o indolenza). In meno de ottant’anni, o l’è stæto
da primma l’italian che o l’ha emarginou drasticamente l’ùso commune; poi in te neuve
generaçioin o l’ha peggiorou a situasion l’uso de l’ingleise; óua, novello Attila, linguiçida, o l’é a
telematica (computer e SMS), incapace de esprìmme a muxicalitæ do nostro lengoàggio.
Franco Bampi o l’ha vosciu risalì a chinn-a semplificando a o maximo: primma o vocabolaio, che o
l’é “italian-zeneize”, speculare a o Casaccia, o quæ o l’è partìo da-a necesitæ d’insegnâ l’italian; poi
a “Grafia” che respetando e-esigense de l’Académia Ligustica do Brénno” o l’ha cercou de portâ a-
O minimo e regole, a grafia, i acénti; tutti osdtici a-o moderno moddo de esprimmise
dâ quindi a-a nostra lengua semplici regole, sfoltie a-o maximo ma âtretànto sufiçénti a fâla
lêze e scrîve univocamente; gestibili façilménte con ‘na rapida letûa. Dovéivan êse uzòuê da
tutti, poêti, mùxicisti, atoî, pòpolo comùn. E-e dui publicaçioin purian êse a barca de
sarvatàggio che a portiâ a riva l’uso do zeneise parlòu e scrîto.
Pertanto, no purian mancâ in nisciunn-a libreria di quei che veramente amman Zena.
O l’è infine doveroso da pàrte mæ – anche contro a voentæ de l’Autû – sotolineâ che, pe
ambedui e publicazioin – comme anche o libbro ‘i Parchi’ de-o console Marcella Rossi
Patrone, recensio o meise passou – nisciun vantaggio economico o l’è andæto a-i Aotoi che han
devolûo o benefiçio a l’Associazion e a-e poscibilitæ de falçile acquisto, esendo miræ a-o
spantegamento in tùtte e câze, e no a ‘n’ediçion de lùsso.
I libbri porian êse acquistæ in te librerie; l’opuscolo anche in te edicole, ordinandoli; oppure
prenotandoli a-i “Martedi” in to palasso Ducale
ALLEGATO 6 - DIZIONARIO DELLA CULTURA BRIGASCA di Massajoli Pierleone
Vol. IV. - Edizioni dell’Orso – 2008 – pag.345
In territorio italiano è posizionata all’estremo occidentale delle Alpi Marittime; ma per la massima parte é sconfinante in Francia. Comunque, la popolazione di Briga ha conservato, per nostra fortuna e per loro bravura, una forte personalità ed ascendente italiano – come cultura, tradizioni, dialetto -. Dimostrati con la regolare uscita della rivista “il Nido d’Aquila” e con i precedenti volumi relativi al “lessico”, alla “grammatica” ed alle “voci della tradizione”. Ultimo questo IV volume, il Dizionario di Cultura Brigasca (ovvero “glossario etnolinguistico comparato, delle Alpi Liguri Marittime”). In esso viene allargata la ricerca, conoscenza e mantenimento anche dei dialetti vicini Tendasco, Saorgino-Fontanenco, Breglienco, Olivettese e di etimi di tutta la val Roia.
É con opere come queste, che si mantiene viva la Liguria ed i Liguri.
ALLEGATO 7 - il poeta di Savona Giuseppe Cava (Beppin da Ca) , Di Milazzo Giuseppe – Sabatelli ed. 2007
Personaggio ben conosciuto ‘o Beppin’ per numerose edizioni di poesie e narrativa, in dialetto ed in italiano, storica e giornalistica, sui quotidiani genovesi. Epicentro, Savona.
Ma la prefazione del libro allerta, e chiama ad una approfondita lettura del libro perché quell’uomo descritto fino ad oggi da numerosa saggistica, quale autore sensibile, romantico, poetico, il vate di Savona, è in realtà solo la punta dell’iceberg. Perché Beppin era sì vulcanico, granitico, volitivo, creativo; ma con un “difetto” per il quale definirlo scomodo è dir poco: un controcorrente storico.
Un rispettoso, ma pugnace e convinto anarchico, antimilitarista e anticlericale.
C’è da leggere il libro, per sapere come da buon lottatore ha orgogliosamente superato in maniera brillante l’amputazione di un arto; convissuto una società bigotta e giolittiana; maldigerito una guerra mondiale ed una dittatura.
E questo, perché essere stato costantemente ‘uno stonato, fuori del coro’, nonché aver provato anche un po’ di carcere e di domicilio coatto.
ALLEGATO 8 - Davide Roscelli - Cristoforo Colombo, archeologia della scoperta –
ed. Bastogi.2006 – pagg. 240
Mi ho conosciûo personalmente o dotô Davide Roscelli a-i Martedi da-A Compagna a-o Ducale, quande, ottanteseienne o l’é vegnûo a tegnî na conferensa su Cristoforo Colombo.
Chi àmma a stôia e i lìbbri, no poê non conósce i sô nùmerosi precedenti travàggi, molti puntæ a Zena e a Liguria
De o nostro concittadin Colombo, anpiscima e universâle, à l’è a bibliografia: migliaia de trattâti in tutte e lengue, han analisou in to dettaggio a sò stöia: a famiggia e a personn-a, a çittæ de nascita e-a vitta, a scoverta e i triönfi, e motificaziön e a morte. Eppure, gh’è sempre da scrovî quarcosa de nêuvo.
Infæti Roscelli descrive o grande amiràlio con un tàggio introspetivo diferénte da-i ätri. Già ariêsce a-incuriosî o letô, da-a copertinn-a, stuzzicandolo con ciù notissie: a famiggia, poiché i Cristoforo Colombo son ciù d’un, e di essi dui, anche lou distinti amiràli; âtra, che o l’è in graddo de dì a dæta de nascita (e, a pag. 192, anche l’arbo genealogico). No basta. Poiché pê comprende un personaggio l’è indispensabile inserîlo in to periodo da so vìtta, Roscelli precisa in to sottotìtolo che o libbro mira anche ad analizzâ a “archeologia de a scoverta, e de-e civiltæ amerinde”. Non ûrtima ‘chicca’ un-a vasta e completa iconografia, spiegâ dî vari ritræti de Colombo.
ALLEGATO 9 - Parolle de Zêna, Franco Bampi – editrice S.E.S. 2009 – pp.36
Dòppo Grafîa ofiçiâ, o nostro Prescidente ha fæto sciortî o segóndo volummetto de-a “Collana Bolezùmme”, co-o beneplacito de l’Academia Ligùstica do Brénno. Poche pagine, ma dénse de parolle zenéizi scrîte in grafia ofiçiâ, suddivise in temi, un pe ogni faciâta; cosci, lézendo un-a pagina a-o giórno, in poco tempo e in forma demoânte, se inpara un vasto vocabolaio con parolle ad ûzo apropriou.
ALLEGATO 10 - La gatta turchina e il gatto vagabondo, Paolo Lingua – editore De Ferrari2009 –
Romanzo-favola che ha da metafora alla nostra vita cittadina, dalla politica delle scelte alle difficoltà quotidiane, che ruotano attorno ad una storia d’amore tenerissima.
ALLEGATO 11 - Gli Scolopi in Liguria, scelte artistiche e iconografiche, Margherita Priarone – De Ferrari 2009 – pagg.80
Un affascinante saggio, riportante la propria indagine svolta sia sull’esistenza dei padri Scolopi, dal 1621 a Carcare e poi anche a Genova; sia sui legami di committenza con famiglie di rilievo dell’aristocrazia locale; e sia sulle chiese e scelte artistiche che le hanno arredate.La Professoressa ha così evidenziato un primato della Liguria per l’attività svolta dai Padri sia a livello educativo ed istruttivo popolare tramite istituti gratuiti, e sia a livello artistico ed architettonico.
ALLEGATO 12 - Liguria – Ville, Parchi, Giardini – editore DeFerrari . 2008 – pagine 64.
Descrizione-guida ai ventisette più belli della Regione, compreso l’orto botanico di Genova e de La Spezia.
ALLEGATO 13 - Da Nonna a Nipote, lezione di cucina e di vita, Maria Grazia Daniele, editrice De Ferrari, 2009, pagg. 120.
Accostare ricette e ricordi, è un’operazione riuscita a Maria Grazia Daniele, novella cuoca a vantaggio della nipotina Alice; forse proprio in virtù di un passato familiare tradizionalista maturato in esperienza artistica di figurinista e poi di politico – quale impegnata senatrice -.
Dopo aver presumibilmente girato il mondo per motivi professionali, ha raccolto una serie di ricette che spaziano dai bucatini all’amatriciana al limoncello; dalla toscana ‘ribollita’ al filetto in crosta alla Wellington; dal pesto alla genovese...col basilico di Teglia e per gli gnocchi, allo ‘stocche’ cucinato con ricetta capace di convertire un agnosta del pesce nordico.
Bell0’approccio in cucina. Ci trasmette che ogni ricetta non è riportata a caso o in ordine alfabetico, ma seguendo un filo ben preciso di ricordi, motivazioni e sentimenti i quali, appare evidente, aggiungono al gusto una forza misteriosa e potente.
ALLEGATO 14 - Sentiero delle Terre alte, itinerario escursionistico nell’entroterra del Ponente Savonese, Dario Ottonello, per la Comunità Montana Pollupice, ed. Coop. Strade, pagg. 96
ALLEGATO 15-, Baccio Emanuele Maineri, patriota e poligrafo, GLuigi Bruzzone tipog. Litografia Ligure, 1999, pagg. 320.
Lòu de riçerca suvia un personnaggio ligure, da-a vitta visciûa intensamente, quæ patriota e poligrafo de Toiàn; e comme gh’à abituô in te so esploraçioin o studioso Bruzun, ricca de particolâri tùtti rilevê da precisa e picatûosa documentaçion.
ALLEGATO 16 - Bibliografia Speleologica Ligure, AA.VV., Cooptipograf, 2006, pag.224 con CD
Inpegnativo lòu de catalogaçion, pe specialisti. Pe pochi, ma tutti de èrto livéllo naçionale.
ALLEGATO 17 - Obiettivo su Recco, una storia in mille foto, E.Razeto, S.Pellegrini, ed.Microart’s 1986, pagg. 542
Razeto o l’è “Premio Vito Elio Petrucci 2009” riconosciu da-a Compagna. So e foto in to libbro: un susseguise de immàgini, de-a Recco preguæra, a-traverso i bonbardamenti a tapêto do 1943, a-a Recco d’ancheu; da-o garibaldin De Lucchi a-a Pro Recco canpion de ballanêuo; da-i velieri in cantê in scia mænn-a a-e fèste patronali. Gli Aôtoi forniscian unn-a coscì ricca carrellâ de immagini de-a loro çittadinn-a, da elevâ o libbro a fonte fondamentale de-a cultûa storica locale.
ALLEGATO 18 - Garibaldi e la Liguria, Erio Bertorello e Giulio Fiaschini, ed. Sabatelli per Soc.Operaia Universale “Giuseppe Mazzini” di San Pier d’Arena, 2009, pag.174
Quest’opera, a l’è nasciua pe onorâ o segondo çentenaio de-a nascita do nostro conterraneo, socio onorario de-a Socjêtæ sanpêdeninn-a, curatto da-i dui suvia çitæ e con la moltepliçe colaboraçion de-o studioso Emilio Costa, mai troppo elogiô pe a so vasta cûltua, modestia e produçion. A veu evidenziâ e molteplici testimonianse de-a predileçion de Garibaldi verso i òperâi, in ti quæ o scorgieva e vêe molle necesâie a fâ scattâ a ‘redençion’ de l’Italia, a scapito di-i intelletuali (i ciù numerosi tra i Mille) ma testimoni de ‘n cêto sociale moderou tendensialmente favoevole a-a politica conservatrice. Garibaldi e Zena o l’è stæto un binomio determinante pe o generale, e San Pê d’Aenn-a unn-a fucinn-a logistica, pe – a-a finne - arivâ a-l’Unitæ de-a Patria, ascì se sotta l’egida di Savoia.
ALLEGATO 19 - I sciantilin (le calosce), Enrico Scaravelli, commedia genovese in tre atti – Consulta Ligure delle Associazioni, ODV Onlus 2008 – pp.48.
ALLEGATO 20 - Le poesie di un emigrato, Lorenzo Maritano (Lùensu), Centro Storico Pietrese e Gente de Liguria – pp. 220
ALLEGATO 21 - L’Oltregiogo, una terra strategica per l’Italia, F.Monteverde – De Ferrari 2006 – pagg. 160.
- Limonte, Franco Monteverde, De Ferrari 2008. pag. 224
Dono dell’Aotô. Dui studdi con temi riproposti e dibattûi a màzzo 2009, a-i “Martedi de ACompagna”.
ALLEGATO 22 - A-a reversa, in pröza zeneize à riso raeo, Mangini GianFranco ed. Frilli 2009, pag. 156
Dono dell’Aotô. Comensa o libbro, co-o capìtolo titolòu «E reixe - ...inte ‘nn’atra lengua no poieva scrive...».; e pöco dòppo ancòn «Mae poae e cöse o ê capiva: “L’è mëgio parlâghe ben in zeneize, che mâ in italian. L‘è coscì che son nasciúo zeneize. Sempre mëgio de ninte». E coscì o va avanti a roa libera a narrâ a so stoia e quella antîga, a stoia do Balilla e a vìtta de Zena, da goæra, de méistri e de letêatua (o so mestê) e se domanda se a Zena se parlià ancon zeneize.
O commento scrîto da-o nostro Prescidente o l’é stæto “drento gh’é de tùtto”.
ALLEGATO 23 - Un secolo di solidarietà a Sestri Ponente, Mario Carboni ed. Nuova ATA, 2003, per contro della Pubblica Assistenza Croce Verde, pag. 350. (vedi allegato n. 2)
L’autore Mario Carboni, definisce il suo lavoro un ‘diario storico’: una carrellata, anno dopo anno, di cento anni di storia e vita della P.A. Croce Verde sestrese. Ma in realtà leggibile in senso più vasto: un secolo di vita italiana e genovese, con l’occhio sestrese; capace di sottolineare come la vita della delegazione era ed è strettamente legata a quella di tutta la Grande Genova, seppur mantenendo una personale autonomia che favorisce la conservazione di una ben precisa personalità di cui i sestresi di oggi vanno fieri.
Non solo la Croce Verde quindi, che è il personaggio principale del libro; ma tutte le realtà sestresi nel loro evolversi, soprattutte quella enorme locale di trasformazione industriale e cantieristica, e nell’essere coinvolte dalle vicende regionali e nazionali. Dall’iniziale ‘più piccolo comune del Regno’ ad uno dei centri più determinanti d’Italia per il varo del Rex e la cultura operaia, la quale
ultima è un tutto dire sulla qualità condizionante la politica e la vita del Paese.
Conciso ma preciso, nel libro si leggono molti personaggi ed avvenimenti collaterali, politici,
ludici, storici e culturali che hanno fatto la cronaca e la storia: dal terremoto di Messina, al tribunale di Norimberga, alla zanzara tigre.
Quella che l’Autore definisce ‘la stupenda avventura vissuta dai sestresi in cento anni’, si legge scorrevolmente anche fuori da Sestri per i numerosi richiami alla vita genovese in genere ed oltre, e che qualsiasi lettore, da un certo punto in poi, ha vissuto personalmente.
Ma ripeto, non sfugge il sottile messaggio del desiderio di conservazione di una propria individualità, leggendo ripetutamente come i sestresi sono riusciti a stare al passo con la storia e nel contempo realizzare innumerevoli iniziative, affrontandole e superandole con spirito proprio.
ALLEGATO 24 - “Il Bugiardino”, 2010, lunario agenda delle terre liguri, Consorzio della Quarantina, formato 10x15, pp. 130.
Int’o libretto se peu lêze inumerevoli notìçie popolâri cintadìnn-e tipiche d’un lunâio, ùtili ascì comme diario, calendâio, pe-i travàggi in canpàgna, pe rilêze inte céighe da memöia i santi patroni, i mercoéi, ....
A publicaçion, tîpica e intregamente ligure, a percore a tradiçion usâ da-o 1474, e poi ancó into seteçento con-o Chiaravalle e inte l’otoçento co-i “Lunâi” do ‘sciô Tocca’ e do ‘sciô Regìnn-a’, di quaæ o veu êse l’erede.
ALLEGATO 25 - Un ligure contro Toro Seduto, U.Torretta ediz. Liberodiscrivere. 2009, pp.102.
O protangonista se ciamma Gustin Luigi Devoto, e o se diciara zeneize, do 1851. In realtæ, riçerche de l’Aotô, o fan nasciuo de Borgoêuvo de Mezànego, donde o s’èa emigrou, ancun banbìn, a New York. Coscì, e riçerche àn scoverto a so cariêra militare: non sôlo l’aruolamento
into legendario 7° Cavalerîa inte l’anno 1873, ma ascì a so prezensa inta batàggia de Little Big Horn, donde i nativi Sioux àn sconfîto o generale Custer e o so rezimento. E âtretanto presente a-oa legendaio insegoimento dî Nez Percé. Fin a-o congedo, avegnîo a-a fin de l’anno 1878.
Pe tutti chi àn amou i films de ‘cavalli e pûa’, o l’è ‘n libbro da lêze inte’n sciòu e da tegnî in bibblioteca, pe dâ reale dimençion a-a fantasia.
ALLEGATO 26 - Il Forte del Castel di Gavi, Armando DiRaimondo Erga, 2008, pp.322.
Nostro soccio da anni, o Di Raimondo no l’è néuvo a scrîve di libbri dopo approfondîte riçerche inti archivi, musei, parocchie e consultando singoli coltôi de stoia tra Zêna e Torin che o l’avesse notiçie utili.
O l’à prodotto un belo voùumme, ricco de detagiê notìçie (òspiti
ilustri, condiçion de vitta, epidemîe, vestî e uniformi, ecc.) e ascì inmagini
de Gavi che a l’ea, da-o Çinqueçento, rocaforte definîa ‘ciâve d’açesso’ a-i teritöi de-a Republica de Zêna da-a parte de l’Oltrezôvo; sempre a primm-a a subî i vari tentatîvi da agrescion di Savoia. L’Aotô fa parte de unn-a asociaçion che a desidera fâ de-a fortessa un polo de atraçion turistica, doppo anni e anni de abandon.
ALLEGATO 27 - Gli anni di Savignone, Guglielmo Tealdi, Bruzzone ed., 2009, pp.148
“Ognidùn o dovieva scrîve e proprie memöie”: coscì quæxi o l’iniçia a prefaçion, specificando ‘memöia’ e non ‘aotobiografîa; definendo a seconda quæ ‘narcisistica descriçion’ mentre a primm-a a l’è narraçion ciù orientâ a-i lêughi, ambienti, tempi e amiciçie fêua de sé stessi.
O l’è coscì o raconto do Mino, piâxevolmente lezibile, con epiçentro o periodo do fascismo, visçiûo a Savignon. Tutti i abitanti e i sfolæ inta zona, o peu réconosce e personn-e e avenimenti.
ALLEGATO 28 - Corpus delle uniformi civili, Carla Cavelli Traverso, De Luca ed., 2009, pp. 104.
Ricamente ilustròu e documentòu in 25 anni de catalogaçion da parte do Serviçio Coltûa da Region, o libbro o descrive i vestî indosæ da-i fonçionai de Corte e do Stato, into periodo XVIII-XX secolo. A-a pari de uniformi militari, l’ê ascì ean sogète a severa e precisa normativa, pe fa individoâ o funçionaio che a l’indosàva, a so categorîa de apartegnença, graddo, funçion e responsabilitæ. A fantasìa a no l’à limiti.
ALLEGATO 29 - Banca delle tradizioni, Maurizio Sentieri, ed. DeFerrari, 2009, pp.96.
Libbro de gastronomìa, con sottotitòlo “riçette (no solo) liguri e savôi de vitta”. Ma no l’è un semplice libbro de riçette; ma a testimoniansa autenticamente arecugéita into teritoîo de l’antica Republica de Zêna, de cultûa alimentare “in via de estinçion”. Infæti e riçette presentê, son frûto de ‘na riçerca dexennâ, coordinâ da l’Aotô, unica a livello naçionale, e rapresenta a rescoverta e valorisaçion de-e vàrie ûzanse alimentari.
ALLEGATO 30 - C’era una volta il Costa del Sol, fra cronaca e fantasia, Umberto Gugliotta, ed. De Ferrari, collana Sestante, 2009, pp.96.
Into 1994, a Sanna, un incendio doloso o l’à destrûto o brigantin ‘Costa do Sol’ arivou in avarìa vint’anni primm-a. O stupendo véiero e o so capitan son stæti ògétto de coscì contrastanti sentimenti, e notiçie de vicende misteriose, da intrâ into mito de-e stoie do mâ, donde veitæ e fantasia se mesccian asemme. L’Aotô, savoneise d’adoçion, doppo meticolose riçerche, analisi di documenti e giornali de l’epoca, o l’à recostruîo a stöia do veliero, coscì da fornî a-o letô de notiçie ciù vêe e provê.
ALLEGATO 31 - Poggio e san Bernardo di Favaro storia di due borghi e di una chiesa, AA.VV., ed.Bogliasco 2009, p.208
PierLuigi Gardella, premio DeMartini 2009, co-o Centro studi Storie di Jeri, àn coordinou a redaçion de o libbro rigoardante dui fraçion suviastanti Bogiasco e, comme sottolinea o titolo, con unn-a sola gêxa. A scignificâto de unn-a unitæ de valigien, ch’a duâ da ciù de quattroçent’anni.
Stöia e toponomastica, personn-e, tradiçion e sagre, soçietæ sportive e serviçi sociali descrîti into libbro, dimostran a capaçitæ de queste comunitæ a organizase e rendise parte vitale no solo da stöia locale ma ascì de quella do zeneizou.
ALLEGATO 32 - Ayron Xavi, Jennifer Della Rocca, ed. SES
doppo o primmo libbro titolou Xaron Xavi, stanpou into 2008, o l’è sciotio pe i carateri de a SES de San Pê d’Ænn-a, e pe man de ‘na figgetta de disett’anni, o segondo volumme de aventûe into spaçio galatico. Con fervida fantaxia, se incroxa scitoaçion inpreveddibili, boin sentimenti mescciæ a-i grammi, mondi nêuvi e diversci, tutto capaçe de tegnî adescia l’atençion fin a-a finne do libbro
ALLEGATO 33 - A volo di gabbiano, storia e amore tra Genova e Palermo, Oriati Mirco, Rizuto Rossana S.E.S. Società Editrice Sampierdarenese, 2010, p. 160.
’Na cóbia de inamoæ, o màsccio zenéize e a fìggia de Palèrmo, into parlâse e into scrovî e seu çitæ dôve són nasciûi, s’acòrzan di profóndi ligàmmi che unìscian a stöia e a vìtta di doî capolêughi.
A cösa òriginâle do libbro a l’é quélla d’avéi introdûto – a-o prinçìpio de ògni capìtolo – ’na dôce naraçión da pròpia scovèrta de cóbia, segoîa da-a constataçión stòrica de ’n incóntro za visciûo tra e dôe çitæ, no sôlo pe-i antîghi tràfeghi mercantîli ma ànche perché i çitadìn che se són frasferîi da ’n pòsto a l’âtro se vêuan bén. S’intréssa coscì a stöia di doî galànti con quélla de dôe çitæ e di seu monuménti. Sta scovèrta chi a stupiâ ascì i zenéixi, che no son abitoæ a lêze a pròpia stöia contâ da ’n âtro pónto de vìsta.
ALLEGATO 34 - Mussolini e la sua Liguria, Marco Massa DeFerrari ed., 2009, p. 123
O lìbbro o cónta a crònaca de dôe vìxite do ditatô in Ligùria e di rapòrti ch’o l’à tegnûo co-a nòstra tæra. Drénto se gh’atrêuva ’na Zêna d’âtri ténpi tra sperànse, òpere pùbliche e scéne do regìmme. E se gh’atrêuva a nòstra Ascociçión ascì. Za savéimo, da-i documénti che gh’émmo i n Sêde, che dòppo pöchi ànni da-a nàscita, i sòcci da Compagna êan ciù de trentamìlla. L’é ciæo che i ténpi càngian: l’ingonbrànte presénsa de Rómma (e di români), l’imigraçión do dòppo goæra e a stöia ciù recente àn ægoòu l’amô e l’interésse pe Zêna e-e seu tradiçioìn. Ma, cómm’o scrîve o Prescidénte un prìmma pàgina, chi consèrva quésto sentiménto antîgo, no dêve molâ, ma o se dêve dâ da fâ pe fâ tornâ a Ligùria a l’önô do móndo.
ALLEGATO 35 - Mirette Tanska Cambiaso, A.Di Raimondo ed. Erga, 2010, pag. 64
A l’è ‘na stöia ciù vêa de-a fantaxîa, scoverta da-o nostro soccio çercando inti archivi. O zeneize marcheize Loîgi Cambiaso, o spôza a-a finn-e do 1800 a zovenixima baronessa de origini polacche; a-a porta inta rexidensa de Gavi e o l’aviâ trei figgi. Ma o futûro o l’è fosco pe tutti: a zovena a l’intra gradatamente inte ‘na fase de instabilitæ mentale, con esprescioin artistiche pregevoli ma ‘n conportamento non conforme a-a dignitæ de-a nobile famiglia.
Ne cosegoiâ pe lê e ‘n-a figgia, un recovio coatto into l’uspiâ de Quarto, quando alôa no l’aveiva funçioin de cûra ma solo de alontanamento soçiale.
Tutto o l’è descrîto con sobria documentaçion ascì fotografica, obiettiva parteçipaçion emotiva, fluiditæ narativa sensa orpelli. O se lêze d’un sciou pe cercâ e modalitæ de-a prevista dôsa concluxon.
ALLEGATO 36 - Il patrimonio artistico di Banca Carige, sculture, ceramiche, stampe, arredi, salvadanai; G.RotondiTerminiello e Coll.; 2009 Silvana ed.; pag. 384.
Ponderoso volùmme che o conplêta quello de l’anno passou che o l’aveiva catalogou dipìnti e disegni (tra i quæ ascì quelli de-a nostra Elena Pongiglione). Molto curòu inta grafica, stanpa, foto, o l’è conpletou da ’na minuziosa descriçion e catalogaçion de-e òpere d’àrte che fan parte de-a coleçion in posèsso do Ente. Aleghæ ascì a biografia di artisti, o glossaio e indici.
Arichî continoamente questa coleçion, acatando neuve òpere prodûte in ogni setou de-a creativitæ umann-a, e rese reperibili into mercòu antiquâio, o fa parte de ‘na specifica politica miâ a conservâ e impresiosî a definiçion de Zena, çitæ de-a cultûa.
ALLEGATO 37 - Partigiano a Triora, Maria Rosa Acri, (romanzo per ragazzi), De Ferrari ed., 2009, pag. 96.
“Pe figeu”; se preciza, perché l’eroe o l’è un bagarillo de dôzze anni, che o ‘sente’ de dovei anâ a fâ parte de-a Resistenza. O scàpa da-o colègio e da-a çitæ e sale i sentê verso Triêua, asunando o conzonênto aventûoso con i partigen. E brutûe de ‘na goæra spiêtæta inte l’ anno 1944, non adata a’n figeu, modifican e ridimensinan i seu progeti. Unn-a aventûa finìa con ‘na retiâta. Ma o l’è o spirito ch’o o conta, e che saiâ de giustificaçion sensa rinpianti o seu retorno in colègio.
Quarche pagina a-a finne, dedicâ a ‘schede de aprofondimento’ di tèmmi descrîti into raconto, permettan de megio capî a situaçion ch’a fa da scena a l’aventûa do figeu.
ALLEGATO 38 - CD, intitolô “Batte in Val Polcevera un cuore per l’Africa” contenente 22 canzoin, I “Zoeni” de ACompagna, goidæ da F.Noceti e GB Montaldo,
Molte xeneixi, de montagna, spirituals, trei de opera classica e ascì “ Ma se ghe pénso” interpretou da Feipin, a l’”Ave Maria zeneize” cantâ da-o “Piccolo coro Monte Bianco”; “Mâ de Zena” dî Giovani Canterini di Sant’Olcese ; a Traviata do coro Cycnus, ... ). O guagno o l’aniâ in beneficenza, pe e mixioin da Repubblica Centro Africana. In copertinn-a, troneggia o nostro logo e a scrîta “a cura dell’Associazione A Compagna - sezione Liscet”.
ALLEGATO 39 - Giuseppe Marzari un uomo in frac, Cesare Viazzi, ed. De Ferrari, 2010, pag. 88, con CD
Inta stoiografia dî grendi comici xeneixi (Dapporto, Villaggio, a Baistrocchi, pe çitàne trei de çento; con o so ‘scio Ratella’ o l’è stæto definîo o poæ do Gabibbo), o Marzari o pâ o meno apariscente e quindi colocòu solo doppo Govi; foscia perché a sei vitta artistica, âtretànto ricca e spontanea, a l’à trovou inti urtimi tempi magiô frequentaçion a-a radio e a-a discofrafia, ciù che into palcoscenico o a-a TV.
A nostra asociaçion A Compagna a l’à istituîo un annoale premio a-o so nomme pe i artisti; ascì quest’anno esso o veniâ consegnou a-o vinçitòu into proximo meise de giugno into tiâtro da Zoventû; e o nostro Prescidente o l’à arichîo o volumme che recensemmo, analisando o so parlâ, definìo – e o ne spiega o perché – modéllo pe chi o dexidera parlâ o vêo zeneize.
Se lêze int’un lampo, ma poi bezeugna stâ a sentî ben o CD; e pe chi o veu, studiâlo scciupando da-o rîe.
ALLEGATO 40 - Finollo dal 1899, Giovanni Meriana, ed. De Ferrari, 2009, pag. 84
Son vegnûi a descrive o personaggio, a seu arte e o so negòçio, atirando l’atençion e viva coixitæ de tùtti i presenti a-un ‘Martedi de A Compagna’ a-o Ducale, gestîo da-a nostra ecletica console Marcella Rossi Patrone. Chi o l’è stæto Manoælo Finollo, stilista, artigian do bello vestî e dell’elegànsa into campo de stòffe, camîxe e crovâte, a Zena e feua, o san tutti quelli che àn amô de vestise ben.
ALLEGATO 41 - Partigiani una storia di uomini, Sandro Antonini, De Ferrari Ed., 2010, pag.554
L’aotorevolezza de l’Antonini suvia l’argomento Rexisténsa, pur non avendola vixûa personalmente, ma studiâ, aprofondîa e analizâ a travèrso riçèrche, documénti, interviste, a l’è stæta premiâ da-o ‘Gruppo ricerche civiltà ligure’ co-o ‘premio von Palazzolo’; e òua a se arichisce con questa neuva publicaçion.
Questo o l’è un vêo libbro de stoia, into quæ vegnan descrîti inte’n setou a Stöia de a Rexistensa – con e premesse, i difiçili iniçi, i primi reparti, a giustiçia partigianna, a division Garibaldi; inte ‘n atro e Imagini; a-a fin a Memöia con sei raconti de ‘personaggi’ ezenplari.
ALLEGATO 42 - Penscei... parolle (pensieri... parole), Vincenzo Bolia, Montedit ed. 2010, pag.152
Questo libbro de poexie, a-a so segonda ediçion, quarchedùnn-a scrîta in italian con a fronte a letûa in zeneize-albenganese; quarchedùnn-a in ingleise, âtre in “zeneize de zena o veo in grafîa ofiçiâ. Dedichæ a-i so penscêi; a de preghêe molto senplici, de cheu; e molte a-a-Liguria.
ALLEGATO 43 - Svelati i segreti di Cristoforo Colombo, AMSalone e ACalcagno, ed. Brigati, 2009, pag. 384
Tramezo a-i milioin de libbri che parlan de Cristòffa Colombo, se pensava co-o Taviani d’avei razonto ’n ponto d’arivo decizivo: Colombo o l’ea nasciuo de Zena, in barba a tutti-i atri Stati che pretendeivan ch’o fise nasciuo da liatri.
E invece... Oua a Salon e o Calcagno metan e cöse in ciæo (pò-u momento... perché do doman no gh’é seguessa): mentre ean apreuvo a ’na riçerca pe riabilitâ a figua de Benardo Colombo de Cogheuo e aspirante a l’ereditæ do Cristòffa, to-u li che da-i archivi de Spagna, de Zena e de Coghêuo l’é sâtòu feua numeroxi documenti coevi, da-i quæ àn acapio chò-u Colombo, o navigatô, o l’ea nasciuo into borgo mainâ da Rivea de Ponente. Senpre zeneize, s’acapisce, perché ‘Cugureo’ o fava parte do Dominio da Republica; però no da çitæ de Zena.
I doî aotoî metan anche in ciæo che de Crisfòffa Colombo ghe n’ea ciù d’un, con poca diferensa d’etæ. Sta cosa chi a l’aiva creou tra i riçercatoî ’na bella confuxon: s’ea dito cöse inbarassanti e s’ea arivòu anche a fâse concluxoin.
Noiatri, che semmo letôi apascionæ, ma no storichi de profescion, da ’na parte sta notissia ne pâ ch’a scceuppe comme ‘na “bomba”, da l’âtra pensemmo che segge megio “pigiâ in pö de tenpo”. Ma questo o no n’é inpedisce de dî che, comme socci da Compagna, ’na seguessa ghe l’emmo: a Salon a l’é a-o de d’ato de ogni sospètto d’avei vosciuo fâ ’n ‘scoop’ ò, pezo, de diciaraçioin a-a biscöchinn-a che no segian provæ da documenti scriti.
Pe questo niatri pigemmo pe bon quello che i doî studioxi àn scrito, in ateiza che a comunitæ scentifica e o Comun de Zena digan a seu. Fæto sta che doppo quarche meize da-a publicaçion do libbro tutto taxe: o l’é ’n moddo de dî che gh’àn raxon?
Pe concludde n’é cao sotoliniâ o preggio de l’opera che, oltre a ’n’anpia apendice de documenti regestæ e trascriti, a n’öfre ’na nutria bibliografia e ’n còmodo indice analitico; o libbro o gh’à ’na bella veste tipografica, o l’é stanpòu in sce do papê de preggio, con carateri ciæi e splendide töe.
ALLEGATO 44 - Pegi, nomen a fontibus, A.VV. del Centro Universitario del Ponente, ed. Erga, 2010, pag. 242
Quande se veu inandiâ ’n libbro pe proponn-e a-i letoî ’n’opera conpleta, ch’a l’afronte ’n argomento in tûtta a seu complescitæ, ma ch’a segge ascì de gradevole letûa, se pensa a ’n libbro pægio a quello stanpòu da-a ERGA dove, in sce de belle pagine patinæ tramezo a-e quæ gh’é misso de belle figue ascì, se gh’atreuva ’na aprofondia testimoniansa de gexe de Pêgi, da-a seu origine a-a giornâ d’ancheu, con ben ben di riferimenti a-a stöia de l’ilustre borgo.
Conplimenti aloa a-o Centro Universitaio do Ponente e a tûtta a seu redaçion pe-o feliçe exito de l’opera; chi veu ben a Zena no peu no avei inta seu biblioteca un libbro comme sto chi ch’o testimònia, tra e atre cöse, comme i zeneixi sentivan coscì fòrte o senso do bello inte l’arte che gh’ea cao mostralo inte tutti i pòsti da Liguria, anche inte quelli che aloa ean borghi.
ALLEGATO 45 - L’artigianato in Liguria, ieri e oggi, Maurizio Lamponi, ed. ERGA, 2011, pagg. 312
Enexima corpoza fadiga do nòstro sòccio (òltre sciuscianta publicaçioin) e anche questa de grande interesse e de ciù anpio respîo perché a conta e a spiega – dòppo rigoroza riçerca – quello ch’o l’é un tesciûo baze da soçiêtæ ligure: l’artigianato; saiva a dî o travaggio do singolo çitadin che o dà lustro, o qualifica e o rende produtiva tutta a region. Defæti vegne descrîto a vitta e l’inpreiza de tanti liguri, e seu reixe, i costummi, e uzanse, e tradiçioin, e pascioin che qualifican o seu travaggio comme unico a-o mondo. Se nòtta – co-in pö de dizaponto pe Zena çitæ – che i liguri artigian son ciù tenacemente rexistenti inti centri ciù picin da region; fòscia perché la a vitta a score ciù a mezûa d’ommo, ò fòscia perché e grendi çitæ se dan prevalentemente a l’industria e a-o seu gîo d’afari. De longo da elogiâ a qualitæ da stanpa de l’Editô, atento a sodisfâ e antighe ezigense de l’estetica e da sensibilitæ editoriale con quelle moderne do risparmio pe poei arivâ a ’n prêxo finale conveniente.
ALLEGATO 46 - “...Italia chiamò”, Maria Teresa Caprile e Francesco De Nicola, De Ferrari ed., 2010, pagg. 240
Da-o verso do Mameli, a parte ’na carelâ de raconti – da-i primmi möti a-o neuvo milénio – de tanti aotoî, pasando a traverso l’Unitæ, doe goære mondiali co-o vinténio into mêzo, fin a-o “boom” e a sociêtæ di consummi. Quæxi ’n çentenâ tra poêti, naratoî, aotobiògrafi, sagiamente alternæ, rendan agevole e scorevole a letûa de quarche brano pe vòtta, pe avei, cian cianin, ’na panoramica de çentoçinquant’anni de stöia italiann-a.
ALLEGATO 47 - Le ardesie della Liguria, dalla geologia all’arte, Remo Terranova, Erga ed., 2010, pag. 224
Presentòu inta solita elegante veste grafica, l’urtimo travaggio do profesô Terranova ch’o l’é – comm’o n’à contòu a ’n Martedì in Compagna a Paxo, dov’o l’é stæto ben ben aplaudîo – particolarmente afeçionòu a ste prîe, da quande comme geòlogo o l’à frequentòu e nòstre montagne pe studiâ e ròcce e i minerâli. O libbro o ne conta tutta a stoïa da ciàppa: da-i rilievi tecnici a-i primmi utilizzi preromani; da-i dæti statistici a quelli sugestivi do traspòrto a valle; da-e moderne industrie pe l’estraçion a l’utilizzo pratico e artistico, finn-a a-a vêa scultûa. Un libbro pe studioxi, visti i aprofondîi dæti tecnici geològico-minerari; ma ascì pe-i escursionisti de valadde liguri; pe-i cotrutôi consideròu a grande posciblitæ de utilizzo; pe-i apascionæ de antropologia che peuan analizâ o risvòlto sociale (giamin, reizeghi e moutîe); e, a-a fin, comme dito za into titolo, pe-i artisti.
ALLEGATO 48 - Storia di Genova, Enzo Marciante, ed. Coedit 2010, pag. 224
A-o sciô Marciante perdonemmo d’avei ’ncomensòu o libbro parlando de “l’erto Mediteranio” quæxi ascordandose che o nòstro o s’é da senpre ciamòu “Mare Ligure”. Ma sto pecòu chi ghò-u perdonemmo perché o l’é veniale, e sorviatutto perché lé o l’é tròppo bravo e perché i seu disegni son ... no tròppo bèlli, ma beliscimi: precizi, curæ inti particolari, con ilustraçioin spiritoze e iròniche tipiche do zeneize: batûa fresca e sccetta, mai fêua de mezûa. A stoïa de Zena a l’é contâ co-e vignette tipiche di fùmetti; sti chi – a ’na primma eugiâ e perché atenti a leze o tèsto – pàn ’na senplice e piaxevole raprezentaçion da realtæ; ma se un o l’amia ciù da-a vixin (personalmente, quande gh’ò avuo bizeugno de rilasâme, o provòu a colorâli co-i penarelli: aloa un o s’acòrze che son de ’na precixon mâvegioza): e esprescioin de facce, i costummi, i anbienti, e creuze, i archebûxi, e scene panoramiche... pe ògni cösa se intoisce un-o studio tut’âtro che façile da imaginâ e da realizâ. Coscì l’asedio da Lanterna, a Melöia, i Fieschi, o Barbarossa, e tanti âtri epizòddi, contæ da-o nònno Arturin e da-o porpo, son o megio mòddo pe avixinâ i figeu e i nêvi a-a nòstra stöia; magara lezendo insemme a loiatri de mòddo che – apenn-a lascian o libbro pe n’âtro zeugo – no ne pâ veo de poéiselo gödî in santa paxe e con grande sodisfaçion de l’anima. ’Na mainêa moderna pe senti l’orgheuggio d’êse zeneixi. Se inta vostra libraia manca o libbro do Marciante, aloa ve manca a fantaxia da stoïa de Zena.
ALLEGATO 49 - L’acquedotto storico di Genova, Luciano Rosselli, ed. Nuova Editrice Genovese, 2009, pagg. 256.
Arichîo de trexentosciusciantun belle e nitide fotografie e de ’na cronologia ch’a l’incomensa da l’anno 1071 pe arivâ a-o 2009, se peu leze a descriçion e a stöia do condûto do rifornimento idrico do levante da çitæ: l’inzegno e bravûa tecnica che, ancon a-i nòstri tempi, a rêze i sconvolgimenti da moderna espanscion da çitæ.
ALLEGATO 50 - L’insurrezione genovese del 1849, il generale La Marmora bombarda e saccheggia la città, Franco Bampi e Gilberto Oneto, il Cerchio, 2010, pag. 134.
A covertinn-a a l’inganna: l’irònica caregatûa do generale La Marmora co-e man e diviza insangoinæ a fa pensâ a ’n libbro satirico ò macabro. A lezilo, invece, un o s’acòrze ch’o l’é ’na seria dizamina – asciì cronològica - di fæti ch’àn asmortòu into sangoe l’insureçion di Zeneixi contra i Savoia. In discuscion no gh’é solo o metodo da brutale represcion, za grave e vergognozo, quante ciutòsto, ancon ciù grâve, l’avei taxûo, anzi ignoròu do tutto finnn-a a cançelâ e a eliminâ da i libbri de stoïa un pesante epizodio d’un popolo, comme se mai o fose avegnuo. O no l’é do revizionismo fæto tanto pe fâlo, ma a l’é ’n’ezigensa da cultûa moderna, democratica, ch’a no consente ciù ’na vixon unilaterale, tipica di regni totalitari e de ditatûe, ma a pretende che segge descrîta a veitæ, con tutti i seu risvolti.
ALLEGATO 51 - A Compagna, O pescafigeu, ed. S.E.S., 2010, pag.128
Promòssa da A Compagna e finançiâ da-a Region Liguia, questo libbro o conpleta o progètto pilöta pe mostrâ o zeneize inte scheue elementari – e niatri speremmo che a cösa a no finisce chi. A-a fin da föa i libbri consegnæ a-e direçioin didàtiche de schêue elementari, pe dâli a-i meistri e quindi a tutte e classe (ciù ò meno 1200 into Comun de Zena), son ben sêi: e chi o l’à acetòu de fâ a sperimentaçion o gh’aviâ, pe-a classe, in pö de còpie in ciù. O Pescafigeu o nàsce da ’n travaggio de volontariato – a benefiçio da nòstra Asociaçion – ch’o vedde, pe primma cösa, i inconparabili disegni da nòstra vice prescidente Elena Pongiglione, che fan da coredo a-i scrîti di nòstri sòcci: ògnun de liatri o l’à portòu o seu contribûto con de föe, di raconti, de notiçie stòriche, a descriçion de nòstre tradiçioin, e biografie de zeneixi ilûstri. Tutto queste cöse chi son scrite in forma senplice pe figeu e deuviando a grafîa ofiçiâ.
ALLEGATO 52 - Loenso e Lucia i sposoéi impromissi, Nino Durante, ed. Nuova Editrice Genovese, 2009, formato 17x24, illustr. originali di Gonin, pagg.176. In rimma zeneize a nöta vicenda a l’é trasportâ in câza nostra, zugando ascì suvia de asociaçioin fòniche (tipo Como-Zena, Lecco – Recco); coscì o libbro o l’incomensa parafrasando i famoxi versci “Quello rammo do golfo de Zena / ch’o l’amia a mezogiorno, tra Pòrtofin e a Lanterna, ...”. Gh’en tutti: o Loenso e a Luçia, o curatto don Clòudio e l’Agneize, o Niggio e l’Inominòu; ciassa Banchi e via Prè ... Gustoxiscima letûa de ’na stöia antiga trasformâ in neuva, perché trasportâ a Zena e scrita co-a graçia de versci scorevoli e in bella rimma. Nino Durante, fervidiscimo poeta, cantaotô, scritô zeneize, do 2001 o l’é stæto insignîo do nòstro “Premio Marzari”.
ALLEGATO 53 - Mura e fortificazioni di Genova, Riccardo Dellepiane, ed. Nuova Editrice Genovese, 2008, pagg. 318
Segonda ediçion de ’n’opera fondamentale – pe-a precixon de fonti stòriche, tante ilustraçioin, ’na ricca apendice – pe conosce e nòstre fortificaçioin che, comme a stöia da Republica de Zena a l’insegna, no servivan pe agredî i âtri ma pe difendise contra i tanti nemixi, con scistemi da tegnî agiornæ de vòtta in vòtta. Pöi, con l’invençion de neuve armi – sempre ciù distrûtive – l’é vegnuo inutile tegnîle in deuvia; e quello o l’ea o tenpo che a Repubblica – da poco – a no gh’ea ciù. Ma liatre gh’en de longo, e coninuan a atraversâ a çitæ armeno finn-a a che o spaçio o no serve pe quarcös’atro, mentre i fòrti lasciù ’n çimma di monti, son abandonæ a l’incuria e a l’ignoransa de tanti.
ALLEGATO 54 - Gabriele D’Annunzio il “genovese”, Anita Ginella Capini, De Ferrari ed. 2010, pag.144
O D’Annunzio, se sa, o l’êa ’n inprevedibile e poliedrico personaggio, “’n ommo no comûne, da-e mille facce e maschere”; personalitæ difiçile da definî e da descrive, anche a posteriori e sorviatutto in scintexi. Da-o libbro sciòrte feua ’na relaçion poeta-Zena che a va a-o de la di eventi conosciui – tipo ‘e giornæ de Quarto’ – o de quelli meno conosciui e privatiscimi, ma pöco scignorilmente divulghæ (acusòu in Parlamento d’avei lasciòu da pagâ o conto inte l’albergo dove o l’aveiva sogiornòu ... in compagnia de doe ‘gentildonne’ no qualifichæ). Framezo a anedoti e riferimenti varri, trovemmo ascì di ritræti de nostri personaggi inportanti che “s’insinoan” in çerti periodi salienti da vitta do poeta: Govi e Vassallo, Spensley e Baistrocchi, e âtri ancon. Inta senplicitæ de l’ediçion, i carateri e a stanpa do De Ferrari son de longo quelli, imancabilmente nitidi e precizi.
ALLEGATO 55 - La lunga crociata dei genovesi (1097-1110), Remo Viazzi, ed. De Ferrari 2010, pagg.126
No l’é ’n câxo, se a nascita e o sviluppo da Compagna Communis a coicidde con l’òrganizaçion da primma Croxâ: anche sensa documenti scrîti, no peu no êsighe ’na corelaçion; basta pensâ che i zeneixi doveivan avei valutòu ben l’inpegno ch’o l’avieiva conportòu a spediçion sensa avêi a-a baze ’n’asociaçion e union de intenti e de pratica. Ommi e navi; ma suviatùtto famigge (Da Volta, Spinola, de Castro, ecc.) che pàgan o traspòrto di sordatti co-a cappo Ghigermo Embriaco, pe avei, a-o ritorno, e çenie do Batista, l’avertûa de neuve stradde in sciô Mediteranio; pe poei, a-a longa, goâgnâ ben ben de palanche.
ALLEGATO 56 - Genova tra ottocento e novecento, AA.VV., volume IV il Porto, Nuova Editrice Genovese 2010, pag. 256.
O volumme quattro, dedicòu a “o Pòrto” o l’é l’urtimo di libbri da serie de fotografie de Zêna e de seu delegaçioin scatæ into periodo eutoçento-neuveçento.
Gustoxi acénni stòrichi e ben 347 foto, con panorammi e a Madonna, palaççi e emigranti, distruçioin da guæra e ricostruçioin, personaggi vegi e neuvi, nave picinn-e e grendi transatlantici; da-o progetto de ’n’idrovìa verso a valle do Po a l’aeroporto: ’na carelâ ch’a testimonia l’evoluçion do pòrto, ma ch’a l’ingheugge emotivamente tutti quelli che, superâ ’na çerta etæ, han visciuo de personn-a i vari eventi fotografæ e sapientemente descrîti. L’ediçion a l’é ben curâ: carateri de stanpa nitidi e che se lezan ben, papê patinòu e vegie foto in gianco e neigro.
ALLEGATO 57 - Gh’ea ‘na votta... favole popolari in lingua genovese, Nino Durante, ERGA ed 2010, con CD, pag. 48
Sto chi o l’é o terso libbro de föe scrïto da-o Durante e, comme i atri doî, o contegne træ föe. Se e lêzei a-i nevi e a-e nesette, de seguo ve dian: “nonno/a, perché mi racconti le favole in genovese?” E aloa voiatri rispondiei: “perché coscì, non solo te lêzo ’na föa, ma dæto che o zeneize o l’é ’na lengoa ch’a te deve intrâ into cheu, fasso in mòddo che questa còcina, ’na vòtta che ti ghe l’æ drento, da grande a te rendiâ no solo orgogliozo d’ese nasciuo a Zêna ma anche de longo alêgro e gioiozo perché sta chi a l’é muxica nostrâ!”
ALLEGATO 58 - Il paradiso dietro l’angolo, san Fruttuoso di Camogli, Carla Scarsi, ERGA ed., con DVD, pag. 96.
Tutti provêmmo nostalgia e ’n cao aregòrdo pe-i pòsti donde semmo cresciûi, e pe-a gente co-a quæ alôa émmo spartio giöie e alegria, dolori e esperiense. Pe quelli ch’àn avuo a fortunn-a de frequentâ da bagarilli a baia de Pòrtofìn, o doçe savô de quelli aregòrdi o vegne ancon ciù doçe pe-a belessa do scito, ancon ancheu conservòu – graçie a-o FAI, Fondo per l’ambiente italiano – comme un vêo “paradizo de derê a-o canto” do promontöio.
Pe chi, magara comme turista, o l’é anæto a vixitâ l’antîga abaçia armeno ’na vòtta, l’é façile intrâ into spirito di raconti, sciben che no son fæti da seu vitta, anche pe via do dischetto ch’o ne permette de rivedde d’in caza quelli beliscimi pòsti.
ALLEGATO 59 - Moderno Dizionario Rapido genovese-italiano, italiano-genovese, in grafîa ofiçiâ, con la pronuncia di tutte le parole, completo di rimario genovese. Franco Bampi, Stefano Lusito, Sotto l’egida della A Compagna, ed. ERGA 2011, pag. 176.
Questo “Diçionâio Rapido” o l’ea za stæto stanpòu do 1995, in sce iniçiativa do grande animatô de l’Erga: o Marcello Merli. O prescidente da Compagna d’alôa, l’indimenticabile Giöxepin Roberto, o l’aiva concesso o patrocinio coscì che o l’ea sciortîo sotta l’egida da Compagna.
A figgia do Marcello, Roberta, a l’à atrovòu into prescidente Franco Bampi e into soccio Steva Lusito – un zoêno pròscimo a l’ezamme de maturitæ, esperto de zeneize – i doî colaboratöi pe ristanpâ o libbro ancon sotta l’egida da Compagna. Quarcösa però l’é cangiòu: a grafîa de paròlle a l’é a grafîa ofiçiâ; gh’é in bello profî do Carlo Piero Pessino – primmo curatô do “Diçionâio” – scrito da-o Cesare Viazzi; e o contegnûo o l’é stæto anpliòu in mòddo da rende o “Diçionâio” e o “Rimâio” ciù conscistente. In concluxon o “Diçionâio”, in volumetto de dimenscioin e prexo contegnûi, o se presta ben pe ese in riferimento pe tutti quelli che no veuan perde a nostra antiga parlâ zeneize.
ALLEGATO 60 - I love Liguria, AA.VV., ed. Erga, 2011, pag. 216.
Iniçiando con Dôsaiga, con testo in italian e ingleise, unn-a conpleta carelâ dî paizi de l’Entrotæra ligure e de l’Oltrezôvo, con brevi ma inportanti comunicaçioin stöiche-geografiche, eventi, sagre e monumenti da vedde, compresi valadde, parchi naturâli e muzêi.
Tante notiçie utili, intramisse con belle fotografîe e articoli a tema, firmæ da n’portanti aotôi quæ o da npiatri ben conosciûi R.Bixio con relaçion su “Liguria invisibile”e o R.Terranova suvia e “ardesie”; V.Pronzati con tûtto e de ciù su l’êuio, pesto e o vin; e A. De Pascale suvia o “Museo archeologico de Finâ.
Inutile perché consueta, a bella gràfica e carta uzâ dall’Editô, sempre ‘super’, a-a pari qualitæ di testi.
ALLEGATO 61 - Piccoli martiri, Francesca Di Caprio Francia, ed. Città del Silenzio, 2011, pag. 152.
Poémmo uzâ con vanto a parolla “çiviltæ ocidentale”, anotândo che, se ancon çento anni fa – o foscia poco de ciù – anche in essa a ciâga do sfrutamento di minori ea unn-a prassi, e oua poémmo dî: anulâ.
A l’è stæta unna conquista lenta, favorìa da numerosi fatôi esterni a-o temma, ma che tutti àn contriboîo a agoantâ l’exito, reso ‘diritto’ da Lezze do Stato.
O libbro iniçia con unna fondamentale premessa: a memöia do pasòu pe ‘n megio avegnî; e o finisce con unna breve riflescion che, oviamente, a l’è da lêze, perché o programma o l’è tutt’âtro che finîo: a ciâga a l’existe ancon into mondo, ascì poco lontan da noiatri. Gh’è ancon molto da travaggiâ: tutti. Lezendo o libbro se n’acapisce a portata.
ALLEGATO 62 - Progetto Schêue de Zêna, 2010-2011, realizou con a Region Liguria.
Emmo concluso l’impegno preizo con a Region e into spirito do nostro mandato, de spantegâ o zeneixe inti zoêni.
Tutti i sei libbri son stæti consegnæ a tûtte e classi de schêue elementari de Zêna.
Ben sciuscianta insegnanti se son presentæ voentæi pe utilisâ – doppo un corso con loiatri - i libbri co-i scolari
A fadiga a l’è stæta tanta, ma a sodisfaçion d’avei fæto unn-a grande operaçion , degna de ‘n Consolato che o fonçionna e de grande rispêtto soçiale e asociativo, ghe fâ procêde a testa erta pe o ben da Compagna.
Tutti i aotôi e disegnatôi de tutti i opuscoli e libbri, àn travaggiou gratuitamente de badda, e ascì chi l’à camallæ schêua pe schêua, a unico goâgno da nostra Asociaçion.
Tutto quanto dæto a-e scheue, no l’è in vendita a-o publico; ma se e richieste saiàn tante, poriemo procede a ‘na ristampa pe noiatri.
ALLEGATO 63 - Di terra, di mare, Oriati Mirco, Rizzuto Rosanna, ed. S.E.S. 2011, pagg. ___
I dûi Aotôi, ‘reçidivi’ doppo avei già editou un libbro intitolou “A volo di gabbiano” descrîvente un paralelismo tra Zena e Palermo, çitæ di origine di dûi sposi, tornân presentando un bello
volumme con tema çentrale a gêxa da Çella de San Pê d-Ænn-a.
De nêuvo, son rioscîi a-atrovâ ‘na formula che a rende latìn a letûa ascì da stoïa
de l’edifiçio into contesto da stoïa europea; ascì l’elenco de-inumerevoli opere d’àrte conservæ da-e origini medievali (comme a gêxetta de s.Agostin – che pe i sanpedeinin gh’ea za a-i tempi de Liutprando inte l’anno 725 - anche se i afreschi e-e prîe atoali resalgan a-o XIII secolo; e comme a prîa con desegnou o Cristo con e spinn-e e a crôxe, e che o l’è o santo patron protetô de a çitæ de San Pê d’Ænn-a).
I dui raconti, intressæ con unn-a naraçion fantaxiosa de vitta visciua inte varie epoche, da personne sampedeinne lighe-æ l’unna co l’atra da un ben preciso ogetto che o passa di man in man finn’ai tempi d’ancheu.
ALLEGATO 64 - Il vallo ligure la linea difensiva allestita dalle forze nazifasciste... , Gabriele Faggioni, ed. Ligurpress 2010, pag. 288.
A cavallo tra o 1943 e o 44, a poîa de’n desbarco de Aleòui in sce coste liguri, consegoensa ascì do smacco de inpunîi bombardamenti navali, e fòrse nazifasciste àn desemenou a costa con baterîe de canoin, bunker, miâge antidesbarco arichîi de fî spigou e metraggiatrici.
Öua tutte ste opere se confondan co-o verde di promontöi, inte isolette e artûe de rivêe, specie donde ghe fuse unn-a spiâgia da quæ pouei progredî e arivâ a-i Apenìn. Tutto un ampio progetto specifico difensivo, pontualizou zona pe zona, renforsabile co’n trêno armou.
A riçerca dell’Aotô fogalissa tutti i siti de difeiza, speçificando a qualitæ de l’armamento e-e strutûe
ALLEGATO 65 - AA.VV., Quaderni di Storia Locale, ed. Me.Ca.
O ‘Centro Studi di Jeri’, nasciuo e operante a Bogiasco da-o 2006, o l’è promotôre de mostre, de riordino di archivi e o l’à editou di libbri. Tra i quæ, ogni anno, con l’etichetta di “Quaderni”, o publica numerosi travaggi de riçerca archivistica e into teritöio, di qualificati studiosi, riferibili a-a stoïa, personn-e e tradiçioin de Bogiasco e di ätri due comuni vixinni Söi e Prîa Ligure.
Tra i aotô, conpare Paolo Giacomone Piana, nostro soccio e redattô do bolletin; tra i prezentatoi lêzemmo ascì o nomme do nostro presidente Bampi; tra i titoli di Martedi a Paxo se son intratenûi con ‘na conferenza o 5 de arvî do 2011.
Purtroppo, a nostra biblioteca no possiede tutta a produçion editoriale de questa fertile asociaçion.
ALLEGATO 66 - Fortificazioni in Liguria dal XVIII secolo alla Grande Guerra, Mauro Minola, Claudio Arena, Beppe Ronco, ed. Ligurpress 2009, pag.236.
Doppo ‘n-a breve ma precisa puntualisaçion suvia o significato, diferense – esempio, tra campo trinçerou e bateria corazâ, tra artiglierie montann-e e da costa – o travaggio de catalogaçion e descriçion fægto da-i Aoto, coredæ da belle e limpide fotografie, mette in luce che in Liguria ghe son çirca quaranta forti e fortificaioin spanteghæ inti punti strategici da region, a sbaramengto de valli, passi e citæ; a-i quæ ghe son da azonze un’altra chinzenna in sci cucuzzoli di monti de Zêna.
A-o conto, ghe son da azunze unn-a trentenna de baterie, alcune caserme, ridoute o bastion.
Tanti forti porian ese meta de escursionisti e caminatoi di sentê de l’Apenin; ma son punti basilari pe i studiosi de stoia locale, specie de-e localitæ de confinne, coinvolti into corso di eventi politici , da periodica instabilitæ politica çentrale, da invasioin, da più vaste operaçioin militari de conquista con, da immaginâ, suprusi, battaglie ed assedi, per evitare i quae e fortificaçioin ean punto di guarnigioin e rapresentavan relativa sicurezza.
ALLEGATO 67 - Antartide 1975/76 storia di una spedizione geologica, alpinistica, subacquea, esplorativa, Terranova Remo, Erga 2011, pagg. 168
Grande firma quella do nostro soccio, in canpo scentifico e coltuâle naçionale, che o l’à recentemente publicou un âtro libbro, sempre spaçiando inta so qualitæ de geologo, stavotta in sce tære ... ovêo in sci giassi dell’Antartide. Spediçion fæta tanti anni fa, ma da aregordâ petrché premessa de sucessivi sviluppi scentifici e de riçerca.
Emoçionante o capitolo dedicou a-i animali: tutti conosciûi into nomme, ma sempre ’strâni’ pe noiatri, abituæ ai climmi câdi: coscì i pinguinn-i, föche, ota-ie, cormorain, proçelaîe finn-a e sconosciûe, pe mi, squa.
Libbro interesante, scrîto con a sagaçe capaçitæ de mescolâ i dati scentifici con queli narativi, da permétte unn-a letûa scorevole e no pezante: coscì a descriçion tecnica a l’è alternâ con a naraçion de ’na deposiçion de ‘na Madonninn-a do duomo de Milan a 33 m. de profonditæ inte e acque gelide; o riliêvo de ciante fosilizæ, o studio de vulcan, alcuni ancun attivi; e scalæ inti giasê.
A editrice Erga se vanta avei incluso o libbro inte ‘n-a colann-a dedicâ ai temi de-a geografia, geologia e architetûa antica, tra i quæ o libbro de l’atro nostro soccio Armando di Raimondo con tema o fortiliçio de Gavi.
ALLEGATO 68 - Montagni Claudio, il Battistero di san Giovanni in san Lorenzo a Genova, Colombo Grafiche 2011, pagg. 200
Unn-a inportante équipe d’esperti, a l’à conplêtòu o restauro do Batistêio de san Gioâne; évento non solo determinante pe-o scignificâto e a qualitæ do munumento into contesto do nostro Duomo, ma ascì perché o l’à portou a-a dèscoverta de numerose e ingarbugiê viçende stöiche e architetoniche che se son sorvaposte inti secoli pasòi, obligandoli a elucubræ riçerche, ascì documentali, e ascì tecniche de urtima generaçion (tra e quæ, pe esenpio, a capaçitæ de dætâ – con minimo scarto de
aproscimaçion – unn-a malta o un mon). Tutto o l’è descrîto into libbro, conpletou a ciù màn con articoli de Clario Di Fabio, Giorgio Rossini, Elena Leoncini, Daniela Pittaluga, Lauro Magnani e da-o meximo Aotô; e con, a-a finn-e, unn-a anpia documentaçion fotografica a colori.
ALLEGATO 69 - Le operazioni aeronavali nel mar Ligure 1940-1945, Gabriele Faggioni, Alberto Rosselli, Ligurpress 2011, pagg. 192.
Se o titolo o dixe za tutto a-i apascionæ da stöia da goæra visciûa into mâ Ligure, e se da-i doî aotoî poemo solo aspêtâse e megio informaçioin e de ciù precize de dæto che son za conosciûi pe-e seu publicaçioin, n’aprofitémmo aloa pe intrategnise in pitin in sciâ Ligurpress. A l’é ’na caza editriçe ch’a vanta oltre çinquanta libbri con tema Zena e a Liguria: da-i fòrti, tenplari e balestrê a-a cuxinna; da-e strîe, stregoin e fantastiche magîe a-i eventi da goæra; da-e goidde do teritöio atoale a-a seu preistöia.
A veste grafica a l’é inportante, ben curâ e asæ sodisfacente pe-a qualitæ do papê e da scritûa: in bello travaggio editoriale a ’n prexo contegnûo. L’é coscì poscibile pe tutti de arichî a seu biblioteca con di belli libbri in sce di argomenti interesanti e soviatùtto ben documentæ a tema locale regionale.
ALLEGATO 70 - Dall’alba del Risorgimento all’Unità d’Italia, E. Baglini, F. Bampi, E. Gaggino, F. Lottero, F. Majocco, A.G. Remedi, S.E.S. 2011, pagg.158
Di aotoî, ben quattro son sòcci de “A Compagna”. Son anæti a ravatâ tanto da poei dimostrâ l’inportante parteçipaçion a-o grande evento de l’Unitæ da parte do borgo de San Pê d’Ænn-a, poi çitæ aotonoma, e de san Teodöo, sestê de Zena, oua rionîi inte ’n unico Municipio. Parteçipaçion atîva, comme dimostra o busto da covertinn-a, dedicòu a-o pluridecoròu Stêva Lagorara, prezente insemme a tanti âtri garibaldin into camposanto da Castagna, dove gh’é asoteròu adreitûa quarche garibaldin ch’o no l’é riportòu inti elenchi ofiçiâli. Parteçipaçion organizatîva e ideologica: patrioti fucilæ; ospitalitæ a-e truppe françeixi che co-a ferôvia anian a finî inta grande carneficinn-a de Solferin; i operai da SMS Universale, prezenti a Sapri e pöi copromotôi da partensa di Mille; l’acheugge i tanti patrioti profughi ò eziliæ; a dedica do tiatro a-o mazinian Gustavo Modena; e dònne con ròlli solo aparentemente segondâi.
L’identitæ de ’na çitæ a l’à reixe ben ciantæ, comme queste, contæ into libbro.
ALLEGATO 71 - Uniti nell’Italia unita, Tringali Sebastiano, Ames 2011, pagg. 240
Dón da nòstra sòccia, a Socjêtæ Operâia Universâle de San Pê d’Ænn-a. Gh’é descrîto in mòddo pontoale o mondo do travaggio manoale, visto da-a parte de l’operâio zeneize, de asociaçioin fraterne e cooperative; de l’instruçion e-a coltûa do popolo; da parteçipaçion a-o processo unitaîo: partezâ con Mazzini e Garibaldi; do seu unico patrimonio: o travaggio.
L’é de segûo ’na manêa diversa de vedde l’Unitæ naçionale, rispetto a quella de solito proposta inte schêue e da-a coltûa stòrica clascica. Ma no meno inportante perché in fondo, son stæti loiatri a anâ a conbàtte ò a travaggiâ; loiatri l’Unitæ no solo l’àn pensâ, ma soviatutto l’àn fæta inte oficinn-e o in scî canpi de bataggia co-i garibaldin.
Concludde o libbro ‘la novella di Masino’, contâ in fumetto da-o Lucca De Santis.
ALLEGATO 72 – O Prinçipìn, De Saint-Exupéry Antoine, con acquerèlli de l’aotô, traduçion da-o françeize a-o zeneize de Alessandro (Lusciandro) Garibbo, ed. Tintenfass 2011, pag.96
L’aotô françeize o l’à scrîto questo raconto do 1943, into pin da guæra, dòppo ch’o l’ea ritornòu da quella recente de Spagna e primma de moî sconparindo durante ’n xêuo de recogniçion. Da li in avanti tutti i figeu – ma ascì chi bagarillo o no l’é ciù – àn fæto con questo tèsto un di ciù belli xêui che se peu fà co-a fantaxîa, un de quelli ch’o t’aresta pe senpre inta memöia d’aveilo fæto. A dimostraçion che ’n tutti i recanti do mondo e gente s’aseunan e mæxime cöse se sugerîe da stöie de fantaxîa ma ascì costrutîve.
O Garibbo o l’à curou a verscion in zeneize tradûxendo diretamente da-o françeize, pe ese o ciù fedele poscibile a l’originale. O scritô françeize o l’à concentròu drent’a-o tèsto a seu morale de grande civiltæ e, pe quello ch’avegniva aloa into mondo, in pitin dizincatâ. No l’é façile concentrâ in pöche righe i valôi esençiali de ’na soçiêtæ a mezûa d’òmmo, comme o dovéi, a fraternitæ, a solidarietæ, o prinçipio che a l’òmmo – s’o se priva da dignitæ e de l’etica – ghe vegne o cheu arsoîo e o rende dezerto o mondo; perché ògni òmmo o l’é ligou a-i atri co-in ligamme coscì streito ch’o ghe fa conosce che e cöse ciù senplici son e ciù belle e che a feliçitæ consciste into fâ feliçe i âtri. Concetti difiçili da spiegâ a ’n figeu; megio quindi se mostræ indiretamente co-ina föa dove ogni figeu o pensa d’ese lê o Prinçipin, finn-a a acapî che o Prinçipin o no se n’é andæto ma o l’é senpre chi, da ognidun de niatri.
ALLEGATO 73 – il Monte di Pietà di Gavi della Confraternita di N.S. Assunta dei Turchini, Armando Di Raimondo, Erga ed., 2011, pag. 208
Un nêuvo libbro do nostro soccio, ch’o l’alterna riçerche inti archivvi zeneixi – za publichæ into nostro boletin – e o seu vive inte l’Oltrezovo, tæra de antîga apartenensa zeneize.
Se se conscidera che tanto materiâle d’archivio o l’é anæto destrûto, a seu ricostruçion di fæti – a ciù preciza poscibile – a mostra i colegamenti con Zena e i paixi vexin, comme, prezenpio, ’na donaçion a ’n’uspiâ de San Pê d’Ænn-a, e no solo. In ciù a dimostra e a valorizza comme o l’ea l’anbiente, a vitta, e opere, o bello e o brùtto, tutto fedelmente documentòu da l’ativitæ do Banco di pegni. A forsa de l’aotô a l’é stæta quella de no avei fæto di aridi elenchi ma d’avei saciûo trasformâ ’na profonda cultûa in sce queste primitive istituçioin de caritæ cristiann-a inte ’na letûa latinn-a e gradevole.
ALLEGATO 74 – Peagna
Scrîve de Peagna in poche rîghe? Gh’òriéiva ’n libbro solo pe-o teritöio: a valadda Ibà, pinn-a de piante e de fiôri mediteranei; opure pe-o paizetto medievale a-e spalle do Çeiâ, ricco de stoïa, de tradiçioin antighiscime e dove ancon ancheu a vitta a score into scilençio di olîvi con l’antiga carma e o ritmo di paixi agricoli; opure solo pe-a gêxétta, quella nêuva comme anche quella antîga con i seu afreschi.
A noiatri interesan sorvetutto i libbri; e alôa tò-u li che semmo ospitæ inte de stansie co-i sofiti de moin e fæti a veia, ò inte ’na cazetta riamodernâ de ciù cen, co-i vani tûtti pin de libbri ben catalogæ e ordinæ finn-a-o sofîto e da-o cian teren finn-a a-o teîto (da-o terasin do quae, a botti, se peu pasâ inte quelli di atri vexin: quæxi ’na preuva scilençioza de fiduccia, sostegno e amiciçia) ò inti gréndi saloin de caza Aicardi donde l’é ospitòu e misso in mostra ciù de dexemilla volummi a tema ligure, che fan de Peagna a capitâle do libbro regionale (ma ascì do basso Piemonte, da Sardegna e da Franza confinante) e ritreuvo inportante da cultûa ligure.
Da-o 1982 (l’anno primma l’ea stæto fondòu l’asociaçion “Amixi de Peagna”) i tenaci e convinti volontâi goidæ da-o pareco præ Fiorenso Gerini, se son inserîi inta Consulta Ligure e àn dæto vitta a-a fêa-mercòu do libbro ligure (ma ascì emeroteca, pinacoteca e videoteca). Fòscia manco loiatri se l’ean inmaginòu de poei diventâ ’n centro de prestiggio internaçionale – antiga vocaçion di liguri – pe mostrâ l’educaçion da stoïa e da coltûa civica e tradiçionale da nòstra tæra.
Anemmo tutti a Peagna donque, a-a proscima rasegna anoale, parteçipando a-e serâte colturali de fin agosto-primmi de setenbre; e in particolare a-a çeimònia finale co-a consegna do premio Anthia.
ALLEGATO 75- Le mie prime 100 parole in Zeneize, Matteo Merli, Franco Bampi, Fabbrica Musicale editore, 2012, con CD, pag.48
Rìcco de ilustraçioìn co-e quæ zugâ, ma ascì da colorâ ò da ‘tradûe’, o librétto o l’é ’n bón struménto pe tùtti quélli che gh’àn di fìggi ò di nêvi (dìmmo da-i çìnque a-i dózz’ànni), pe mostrâghe – inte ’n mòddo diverténte – a léngoa zenéize. Ma no se fémmo de ilùxoìn: ànche pe-i genitoî, e nònne e i nònni no l’é che ségge tùtto fàçile; öriâ dî che liâtri ascì poriàn atrovâ ùtile quésto lìbbro pe comensâ a scrîve in zenéize, magâra dòppo avéi consultòu in diçionâio e in manoâle de grafîa.
ALLEGATO 76 - Nino Bixio e ‘le questioni del mare’, Armando Fioravanti e Virgilio Bozzo, ed. Giammarò, 2011, pag. 128.
O 29 de novenbre do 2011, o sciô Virgilio Bozzo o l’à tegnûo ’na conferensa in sciô mæximo tema a-i “Martedì in Compagna”.
Pe iniçiatîva de l’Istituto Tecnico di Trasporti e Logistica ‘san Zòrzo’ de Zena e Camoggi, into corso de l’anno do 150enaio de l’Unitæ, l’ea stæto publicou o libbro ch’o mette in ciæo çerti aspetti da poliedrica figûa de l’eroe ligure: co-o racònto da seu vitta; di seu interventi comme Parlamentare; di rapòrti co-o mâ a-i tempi de l’avertûa de Suez. O libbro o se conclude con unze schede (dove tra e atre cöse se mostra e seu nave ascì) e co-in’anpia bibliografia.
ALLEGATO 77 - Escursioni e campagne geologiche guidate, Remo Terranova, ed. Erga, 2011, pagg.148
Mi penso che a segge esperiensa de tùtti, avei notou – caminando pe i sentê di nostri monti – a miriade de rocce, conformaçioin diverse, a strati, riseu, granîti di ciù tanti colori donde o verde spesso o prevale, intenso o variegou. A coiozitæ de conosce o scignificâto e l’origine de ‘ste prîe o de ‘ste conformaçioin a l’è forte, ma ascì a l’è erta a dificoltæ de inparali.
O libbro, rivolto a-i studenti di corsci de laurea in Scense Geologiche o Naturali e Geografia, con i soliti belli tratti tipografici a-i quæ semmo abituê da-a casa editriçe Erga, insegna 46 qualitæ de rocce in âtretanti siti de-a Liguria, comunemente visciui, comme e 5 Tære, a valadda da Fontan-abonn-a, a valadda d’Aveto, e altre in moddo semplice, fotograficamente ben ilustrou a colori, tali da ese capii ascì da ‘n non profescionista e da-i amiratoi de-a complescitæ de Mamma Natûa.
ALLEGATO 78 - La duchessa di Galliera, Maria Brignole Sale De Ferrari (Genova, 1811 – Parigi, 1888), Marcella Mascarino, Liberodiscrivere, 2011, pagg. 378.
Pe voei ben intensamente a ’na personn-a, a ’na bestia, a ’na çitæ, l’é indispensabile çercâ de conoscila o ciù a fondo poscibile, co-a totale disponibilitæ de gödîne preggi e soportâne i difetti. Anche pe conosce Zena peu no êse abasta gjâ pe-i caroggi, studiâ a seu stoïa, amiâ i seu palassi, gustâ a fugassa e-e trenette co-o pesto. Pe conosce Zena, sorvetùtto da-o ponto de vista colturâle, l’é necesâio inparâ a conosce ascì i seu personaggi perché son stæti lô che co-a seu personalitæ àn contriboîo a caraterizâ questa çitæ.
Quindi no fermemose solo a Mazin e Garibaldi, ma infricemoghe ascì a famiggia de Rafaele De Ferrari, e in particolâre seu mogê, a duchessa Maria Brignole Sale, a quæ, co-e seu donaçioin, a l’à permisso a-a nòstra Zena de fâ ’n enorme sâto de qualitæ, coscì da metila tra e primm-e da Naçion, vixin a-e ciù famôze çitæ d’arte, pe magnificensa e beléssa. Tanto per fâ di ezenpi, devimo a loiâtri s’emmo posciûo ingrandî o pòrto coscì da diventâ o megio d’Italia; i palassi Rosso e Gianco co-i quaddri do Van Dick, do Murillo e do Rubens; trei uspiæ: sant’Andrîa e san Filippo (o Galêa) e Cônâ; a grande villa a Vôtri; e primme træ caze popolari. Into contesto da seu época, e vicende da famiggia – descrîte da l’Aotrice dòppo avei lezûo çentanæa de letere e de documenti – ne mostran i perché de tanta e generôzitæ che no ghe n’é de pægia; enexima dimostraçion che, se i zeneixi son universalmente conosciûi comme avari, in realtæ e in silençio, sensa troppo sciâto, son tra i ciù generozi e parteçipi de necesitæ di âtri.