R.E.S.                                         via  R.E.S.

 

 

   Nella vecchia targa di “via Istituto Tecnico”, in basso era apposta la scritta “già via RES”: significa “Rinnovamento  Edilizio Sampierdarenese” (oppure altri scrivono, ma non corretto, Rinascita E.S. che invece è il nome di una rivista degli anni 1920), e la strada corrisponde alla attuale via Spinola di San Pietro.

  Alla fine della conflitto del 1918, con l’industria che “tirava” grazie alle commesse di guerra, la popolazione di San Pier d’Arena  era più che triplicata in pochi anni. Da  16.756 abitanti del 1871, era salita a 42.421 nel 1911; e 60.000 nel 1920 quando c’erano solo 8.000 appartamenti circa: ovvia la “fame” di abitazioni.

 


 

 

Immagine di copertina del n. 1 anno I di una rivista che aveva come direttore l’ing. prof. Adriano Cuneo,  pubblicata dalla R.E.S.  nel marzo 1920, titolata “Rinascita Edilizia”, società che aveva sede in via Roma, 10 a Genova. Nel sottotitolo riportava: “Rassegna della Società Anonima: Rinnovamento Edilizio Sampierdarenese R.E.S. / Rinascenza Edilizia ******** Coop. Quartieri-Giardino a casette economiche”


Questa “società anonima di costruzioni”, che aveva comperato il maggior numero di lotti edificabili possibile,  era stata costituita a Genova con atto (notaio avv. E. Ottoboni) il 9 febb1919, con capitale sociale ridotto a £. 978.8OO interamente versato.

Espose al comune di San Pier d’Arena nel 1919 una sua prima proposta  di piano regolatore (di cui tanto si parlava allora, ma che non decollava mai); ovvia  la finalità di valorizzare i terreni acquistati nella zona, facenti parte di orti e vigneti di ville di aristocratici e borghesi decaduti economicamente.

Non è citata nel Pagano/1919.

Compare nel 1920 una proposta da parte della RES di ‘piano regolatore’ riguardante i terreni della villa Doria-Ist.Don Daste di salita Belvedere, allora di proprietà Serra e Bonanni le quali sono di competenza della villa Doria Serra di salita Belvedere 2 (della quale si vede bene in basso il viale di ascesa anulare, e come verrà ‘tagliato’ dalla nuova strada costruenda (via A.Cantore).

 Il foglio descrive « Piano regolatore della proprietà Serra e Bonanni in Sampierdarena acquistate dalla società R.E.S.»

   L’impresa compare finalmente nelle “edilizie” del Pagano/1920 e /21 (sede a Genova, via Roma 10). Direttore era l’ing. Cuneo.  Nel Costa/22, come soc. an., ha sede in corso dei Colli.

Nell’apr. 1924 l’assemblea deliberò  aumentare il capitale a £.5.750.000 emettendo azioni da 3.100 cad. (vedi foto sotto)

 


 

 

 

cedole


 

Non c‘è più tra le nove imprese edilizie esistenti in San Pier d’Arena nel /1925.

 Fu approvato questo piano per quello che riguardava la zona a monte della ‘via Larga’ anche se il progetto volava più ambiziosamente e su scala più vasta, già prevedendo anche la grande arteria centrale tesa tra la stazione ferroviaria ed il colle di san Benigno (una attuale via A.Cantore) ed un’altra grande arteria a monte, a quota 40 , più tortuosa, di circonvallazione.

 


 in giallo l’attuale corso Martinetti e fucsia salita Belvedere; in blu  la villa Serra-Bonanni con il viale a scendere;  verde la caserma dei Carabinieri ed arancio le Pietrine con la chiesa di s.Pietro in Vincoli; celeste via GB Monti.


 

Tra le varie realizzazioni edilizie, su terreni della RES sorse anche la Chiesa delle Grazie. Un compromesso fu firmato il 7 marzo 1921. L’iniziale idea di progetto comparve sul n° 2 del Bollettino parrocchiale; il campanile arretrato ma  centrale sopra la facciata e davanti alla cupola; invece il primo ufficiale fu dell’ing. Barbieri con due torri ai lati della facciata.

Nel libro della chiesa, il contratto per il terreno viene interpretato quasi come una favorevole disponibilità; quando invece presumo che fu –per l’azienda- una vendita in più per concludere l’impegno economico  investito, visto che solo il terreno era valutato a  mezzo milione di lire.

Con la realizzazione di quanto preventivato e realizzato nella zona compresa tra le attuali via Palazzo della Fortezza-via D.Chiesa e via Spinola, la RES perdette consistenza e scomparve con l’assorbimento nella Grande Genova nel 1926.

Alla toponomastica non si conserva una scheda con questa dicitura.

Nel frattempo, il Comune di SPd ’Arena nel 1924 aveva approvato il piano regolatore ovvero di sistemazione del territorio di “Tre Ponti” (sic), nei territori già dei Grimaldi della villa della Fortezza, ora racchiuso tra le strade “generale A.Cantore (N.Daste-L.Dottesio)-J.Ruffini (via Palazzo della Fortezza)-Vittorio Emanuele (G.Buranello)-Goito (via A.Albini) da adibire a mercato (ma anche questo non verrà realizzato come progettato, venendo variato dopo l’annessione nella Grande Genova).

Solo il 3 apr.1925 la consulta municipale sampierdarenese approvò il primo piano regolatore generale accettando l’idea delle due strade longitudinali fondamentali (più la terza a mare), ed il taglio del colle di san Benigno (quest’ultima operazione combaciava perfettamente con la prevista costruzione del porto sulla spiaggia di San Pier d’Arena e quindi con il bisogno del materiale di riempimento).

Tutto il progetto, passò di mano nel 1926 al comune di Genova, che lo rivide. Riapprovò l’arteria centrale diretta (prevista di palazzi con portici, esclusi quelli ormai già costruiti specie nel tratto dal centro a levante) che  sarà ultimata nel 1937 nei suoi 1750 metri, dopo aver espropriato e poi demolito tre edifici che erano sulla traiettoria).

Nel 1930 fu approvata la sistemazione di corso Dante Alighieri (corso L.Martinetti). 

Nel 1934 verrà approvato il piano di ristrutturazione dell’area piazza Vittorio Veneto-via Cavour (via S.Dondero)-via Garibaldi (via A.Pacinotti)-via C.Colombo (via San Pier d’Arena), con l’apertura di via F.Avio là dove da tempo ormai erano inattivi i capannoni e fabbricati dello stabilimento Carpaneto.

Nel 1937 verrà approvata l’allargamento  della strada dalla Crociera.

La grande guerra pose un alt alle grosse trasformazioni, finché nel 1960 venne chiusa completamente la zona del porto e furono riempite le colline di cemento.

Negli anni dal 1990 fu sconvolta e distrutta la zona della Coscia con la creazione del centro direzionale detto di ‘san Benigno’, e con il WTC come primo immobile.

Nel 2000 fu la volta della zona Fiumara (Coop7), in atto ancora nel 2001.

 

 

BIBLIOGRAFIA

-Balletti.Giontoni-Una città tra due guerre-DeFerrari1990-pg.72.74 cartina.78

-BricolaGrosso R.-La parrocchia di SMdGrazie-Status.2004-pag.38

-Novella P.-Guida di Genova-Manoscritto Bibl.Berio.1930ca-pag.18