PESCE via Pierino Pesce
TARGHE
via – Pierino Pesce – caduto per la Libertà – privata - 1898-1.5.1923
QUARTIERE ANTICO: Canto
N° IMMATRICOLAZIONE: 2825 CATEGORIA. 2
Da Pagano 1961
CODICE INFORMATICO DELLA STRADA - n°: 47200
UNITÀ URBANISTICA: 26 - SAMPIERDARENA
da Google Earth 2007. In giallo via TMamiani
CAP: 16149 (primitivamente era 16151)
PARROCCHIA: s.Maria della Cella
STRUTTURA: senso unico stradale, da via T.Mamiani a via F.Avio.
Strada comunale carrabile, lunga 48m e larga m.8,90, con due marciapiedi larghi m. 1,22.
Nel novembre 03 la strada si legge nell’elenco delle ‘vie private di interesse pubblico’ e quindi in programma di municipalizzazione gratuita per, in cambio, manutenzione e servizi vari come l’illuminazione, cassonetti della spazzatura, fognatura. L’elenco fu ripubblicato nel 2004; ma nel 2011 ancora tutto appare fermo.
STORIA: La strada nacque nell’area prima occupata da capannoni industriali dell’impresa di GB Carpaneto; è quindi praticamente presente, dai tempi della formazione e nascita di via F.Avio (vedi), ma evidentemente rimase senza un nome finché la Giunta comunale deliberò la denominazione attuale il 26 aprile 1946.
CIVICI:
2007= da 1 a 13 e da 2 a 20
essendo la numerazione senza distinzione tra neri e rossi, e non esistendo portoni di abitazione, tutti i civici vanno intesi come rossi.
===civ. 5 : Dal 23 maggio 1980, inaugurata dall’allora sindaco Fulvio Cerofolini, ha ospitato la sede dell’archivio storico dell’Ansaldo - poi trasferito a Fegino di Cornigliano nell’apposita villa Cattaneo-Dell’Olmo- con tutti documenti sulle attività dell’industria, e che hanno fatto oggetto di una annuale pubblicazione di un libro storico specifico.
===civ.6 il bar, che nel 1950 era di Pizzorno G.
===civv 1-3-5-7 furono assegnati a nuova costruzione del 1975
===civv 7-9-11 erano le porte di uscita di sicurezza del cinema-teatro Politeama Sampierdarenese eretto dove ora è il grosso moderno edificio a levante della strada che si apre in via Avio; furono soppresse nel 1972.
I nuovi 9-11 furono assegnati a porte prima senza numero, nel 1988.
===civ.16r nel 1961 era il bar Colombia; quando poco vicino c’era un chiosco vendita-rifornimento di benzina BP.
DEDICATA all’operaio nato a Visone (AL) nel 1898, da anni residente ed operaio, noto in città e soprattutto a Cornigliano quale attivo organizzatore comunista delle rivendicazioni operaie. Fu uno dei primi martiri comunisti, contrapposto ai martiri fascisti creatisi negli scontri di strada provocati dalle squadracce nere, forti del numero, dell’arroganza e della protezione ‘in alto’: vincere intimorendo l’avversario con la violenza era uno dei sistemi per sradicare l’avversario (distruggere i centri di organizzazione incendiando-saccheggiando le sedi; seminando violenza, e quindi, spesso, la morte).
Il primo maggio del 1923, festa dei lavoratori, a Coronata avvenne uno scontro con i fascisti, emergenti per violenza e numero: riconosciuto, fu isolato, catturato, percosso (e forse torturato per strappargli informazioni), sino alla morte.
Tale esecrabile avvenimento, passò quindi nel silenzio perché le autorità cittadine erano già schierate contro gli antagonisti del regime fascista; per cui ovvie le già in atto proibizioni di pubbliche attività da parte di qualsiasi organizzazione, e chiusura delle varie associazioni cattoliche, operaie e ricreative; arresti per i militanti dei partiti avversi e dei -per loro- sovversivi; nonché scioglimento dei Consigli comunali (anche a Sampierdarena avvennero delle dimissioni “spontanee”, giustificate con la “inutile presenza di elementi socialisti che essendo contrari alle istituzioni, non tornano a vantaggio del Comune...e darebbero esca a violenze inutili...(seduta del 23 sett.1922)”.
In questo clima, di autorizzazione ad aggredire tutto ciò che non era “orbace”, il fatto che nel giorno della festa dei lavoratori un noto attivista rosso fosse sopraffatto e picchiato a morte rientrava in una volontà di normalità che - per chi dirigeva- neanche meritò un’inchiesta giudiziaria.
Gli iscritti al partito fascista, forti di questa protezione, iniziarono a “regolare i conti in sospeso” con azioni di squadra, mirate ad imporre il volere emergente ed eliminare sia i simboli che il nemico stesso : così divenne cronaca quotidiana “ scacciare e mettere al bando tutti gli avversari che osano resistere”.
Nella ‘cronaca genovese’ del bollettino municipale ‘il Comune di Genova’ si riporta : “martedì 1° maggio – sulla collina di Coronata, in seguito a violento alterco fra due comitive di giovinotti, rimane ucciso da un colpo di rivoltella il ventiquattrenne Pietro Pesce, comunista.” .
BIBLIOGRAFIA
-Archivio Storico Comunale Toponomastica - scheda 3414
-AA.VV.-Annuario, guida Archidiocesi-ed.1994-pag.429;ed.2002-pag.466
-AA.VV.-40° Anniversario della Repubblica-ATA.1986-pag.148
-AA.VV.-53° Spd’A
-Genova- bollettino municipale- 6/23.714
-Gazzettino Sampierdarenese 5/82.2
-Il Secolo XIX del 25.11.03 + 23.08.04
-Lamponi M.-Sampierdarena-LibroPiù.2002- pag. 110
-Pagano –Annuario genovese/ed.1961-pag. 329.446
-Pastorino.Vigliero-Dizionario delle strade di Genova-Tolozzi.’85-p.1436
-Poleggi E. &C-Atlante di Genova-Marsilio.1995-tav. 33
-non citato su Ragazzi Corallo-Chiavari-pag.227