MOLINO                                       via al molino Tuo

 

Molti erano i molini – sia in epoca medievale che ancora ottocentesca - disseminati lungo l’argine del Polcevera, pronti a sfruttarne il deflusso delle acque e parimenti esposti alle sue bizzarrie invernali. Ma anche nell’interno del territorio, a sfruttare l’acqua dei torrenti meno ricchi si sa che ce ne erano. Uno in particolare - nella zona del Campasso - segnalato  nelle mappe del 1700,  nella località confinante a sud con la proprietà dei Cicala, raggiungibile a monte dello stradone principale allora senza un nome particolare essendo poco percorso (poi verrà  chiamato via Vittorio Emanuele, via UmbertoI, ecc. fino all’attuale via W.Fillak).


 

 

carta del Vinzoni – 1757 – a destra, tratto della via del Campasso con nucleo di case; in nero percorso di un torrente con casa adiacente-  probabilmente il mulino.

In rettilineo il progetto di una via diritta, oggi WFillak.

 


 

Così,  stradina che - dallo stradone - portava al molino di proprietà Tuo, volgarmente e praticamente assunse il nome in questione, prima che la giunta comunale locale  sancisse per esso, nell’anno 1900, il nome ancora attuale di  vico Govèrnolo.

L’opificio traeva fonte di energia funzionale  dall’acqua dei torrenti provenienti dal Belvedere (oggi, i due più grossi rimasti in superficie, sono uniti in unico fossato in corrispondenza dell’inizio  di via Pellegrini; attualmente sono ancora in luce e visibili nella piazzetta di fianco-nord  alla chiesa). Da lì il torrente percorreva libero (invece ora scorre sotto la strada) lo stesso itinerario dell’attuale via Campasso (i suoi frequenti ed irregolari straripamenti sono probabilmente all’origine del nome della località, acquitrioso, stagnante in laghetti che imputridivano l’aria ed ostacolavano il percorso),  alla fine della quale (prima di proseguire verso via  Chiusone per arrivare al Polcevera), aveva un canale che correva dietro la casa e che - in discesa -  faceva funzionare le pale.


 

carta fine 1700   – Leggibile  la  

indicazione‘molino’.

 A destra in verde la chiesa parrocchiale

di  s.Martino. In rosso da sinistra

l’attuale v. Rolando che si continua

in v.Vicenza - Campasso. 

 

La casa abitativa, aperta in via Fillak e ristrutturata nel 1999 essendo divenuta proprietà di una comunità religiosa, è ancor ora conosciuta come ‘casa Tuo’.

Il mulino fu poi venduto ai Monticelli, gli stessi che avevano comperato anche il palazzo di via Daste-angolo via della Cella, per produrre farina per il loro pastificio. Infine fu demolito a vantaggio delle case popolari o della ferrovia.

La cartina, particolare di  un progetto settecentesco, mostra proveniente dall’alto, il torrente che si sovrapporrebbe a salita Millelire, con subito a nord e lungo la strada, il molino.

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale

-StringaP.-La valpolcevera-Agis 1980- pag. 93