MILANO                                        via Milano

 

targa: via Milano

 

 

a sinistra, sbocco di via De Marini

 

La attuale strada genovese segue l’antico tracciato che per quasi tutto il tracciato è in territorio genovese: da Di Negro costeggia la parte più occidentale del porto sino all’altezza della Lanterna.

Anticamente, venendo verso San Pier d’Arena, prima di arrivare alla Lanterna (e tramite la  Porta scendere alla Coscia) aveva alla destra l’accesso verso il colle di san Benigno (visibile nella foto sotto – ovvio solo da quella parte, dentro le mura); e prima di esso,  lo sbocco del tunnel del tram  che, per noi, iniziava in Largo Lanterna

da Genova, tutto abbattuto. A sinistra, si saliva al forte di s.Benigno.

Tra i due palazzi, dove i due uomini appaiati, il tram usciva dal tunnel

e voltava verso destra della foto, verso Di Negro.

Adesso il nuovo tracciato, procedendo verso ovest e sempre in territorio genovese, anticipa la Lanterna correndo pressoché parallela a via Albertazzi, standole a mare. Contrario a quest’ultima che è tutta aperta, quando via Milano arriva dove era il colle di san Benigno, scorre in un tunnel lungo 150-200 metri circa, il quale ha sopra di esso la Nuova Darsena e che noi possiamo considerare come ‘una moderna galleria sotto san Benigno’.

Ripeto, rispetto gli antichi confini, sempre tutto territorio di Genova.

La attuale (2010) via Milano sampierdarenese, è la parte terminale di quella genovese: sconfina in SPdA per solo alcune centinaia di metri, iniziando dall’uscita del tunnel (corrispondendo esso alla scogliera di ponente del colle, teoricamente la strada entra nel territorio amministrato sino al 1926 dalla città di S.P.dArena).

in alto a sinistra la Nuova Darsena

in basso a sinistra il ‘buco’ verde delle antiche ferrovie

 

Dopo pochi metri dall’uscita, ed in antico territorio sampierdarenese, le due corsie vengono separate, per 2-300 metri, da una aiuola interposta e sino al 2011 incolta. La corsia con senso verso est, proviene direttamente dal Lungomare. Quella verso ovest, dal tunnel arriva sino a ricevere via Balleydier e successivo sottopasso dell’elicoidale,  ed arrivare prima dello sbocco di via De Marini, dove cambia nome assumendo quello di via Pietro Chiesa (solo superata villa Gardino, questa corsia si riunirà all’altra per formare il Lungomare).

Prima di ricevere via Balleydier, a fianco ed a monte di essa, esiste dal 2010 un cantiere che prevede un grattacielo (vedi a ‘via Balleydier). Lì c’erano delle case popolari che - a isolato - arrivava fino all’incrocio di via Balleydier con via De Marini (svuotate negli anni 70, ospitarono a lungo extracomunitari irregolari i quali costrinsero le autorità ad azzerare tutti gli edifici e tale rimasero per una ventina di anni. Dal 2009 stanno scavando per le fondamenta di un grosso edificio: hanno sottratto sabbia e ghiaino facente parte della spiaggia della Coscia (e si dice, a camionate, mandato per il rimpascimento di altre spiagge); nel giugno 2010 si stanno ponendo le intelaiature ferrose a graticcio di quelli che saranno i box sotterranei. L’impresa esecutrice appare essere la ‘Grandi lavori Fincosit’; il progetto dello studio Gambacciani Piero e Porta Emilio, e tra i finanziatori, su tutti la società traghetti e navi della MSC.

 

2011, il nuovo grattacielo in costruzione,

visto dalla Darsena.