LAVATOI                                         vico dei  Lavatoi

 

 

Il vicolo - Nel tardo 1800, costruito il vasto emporio di G.B.Carpaneto nella zona compresa adesso tra via T.Molteni e via A.Pacinotti, si venne a creare un vicoletto facente parte della via Garibaldi, nei pressi della fine di via C.Colombo  (il Novella la fa dipendere da questa strada).

   Portava ovviamente  ad un discretamente grosso lavatoio, in una zona che prima delle costruzioni abitative e commerciali (dell’apertura della strada ferrata quindi ) era curata ad orti assai fecondi;  ed era altrettanto  ricca di pozzi e  sorgenti.

   Appartiene a quei toponimi evidenziati dall’oggetto di maggiore conoscenza nella zona, rimasti quindi ad uso comune del popolo, e poi riconosciuti ufficialmente: l’ufficio Anagrafe del comune di San Pier d’Arena, nel 1910 , riconosceva il vico, “da via Garibaldi verso levante”  e con un civico abitativo, l’1.

   All’atto  dell’unione di SPd’Arena nella Grande Genova nel 1926, il vicolo esisteva ancora ed era classificato di 5a categoria.

   Ancora esisteva nel 1933 “da via Garibaldi all’emporio Carpaneto”, sempre ancora di 5.a categoria, e  sempre con un numero nero civico, il 2. Il  Comune - nella sua rivista/1934 - segnala aver ‘ultimato la costruzione di lavatoio’  nel vicolo ancora esistente.

  Ufficialmente la denominazione del vicolo fu soppressa con delibera del podestà, l’ 1 dic.1935.

 

I lavatoi-   In dialetto, i troeggi.

 A Genova -- Quando divenne impossibile raggiungere la riva dei torrenti, anche se l’acquedotto genovese aveva origini romane, divenne indispensabile – per mantenere un minimo di igiene – studiare una soluzione al problema di maggiore diffusione: questo avvenne solo tra la fine del ‘600 ed inizi del ‘700. Vengono citati i primi “trogli”, alla Marina, nel 1656; e sicuramente l’espansione delle mura del 1630 tenevano conto di proteggere tutte le vie di rifornimento idrico torrentizio a partire dall’apice dei monti. Anche se Genova, con il sottosuolo fatto di calcare permetteva trovare e costruire vaste cisterne sotterranee.

 Così non mancano in città la piazza delle Lavandaie, vico e piazza dei Lavatoi, ed i famosi trogoli di s.Brigida.

  Nel 1908 in Genova ne esistevano ben 279. In quella data si prevedeva aumentarne il numero: evidentemente le case non ancora possedevano l’impianto interno di rifornimento né diretto né con recipienti d’angolo (sorretti da barra di ferro, trasversale)

Esistevano le lavandaie professioniste; ed era una obbligata consuetudine locale andare a lavare i panni al lavatoio comunale.

  A San Pier d’Arena Cigolini&Tomaselli segnalano la prima esistenza di un lavatoio, in una planimetria del 1860 in località imprecisata della Coscia; ed altro , del 1862 – chimatato ‘troglio’ nel progetto da costruire in via Doria (Giovanetti) dietro il caseggiato del sig.r Arnaldi. E dopo  questi, altri sette prima del 1900 e quattro dopo:1867 via del Ferro (strada scompasa-alla Coscia); 1877 via del Prato (v.Orsolino); 1884 al Canto (il nostro);1887 a san Martino; 1890 via Galata (v.P.Chiesa); 1893 via sBdFossato; 1895 Belvedere; 1885 salita Pietra (sal. Bersezio); 1897 Cella; 1906 Cavour (Dondero); 1909 Balleydier; 1910 Palmetta; 1932 v. VittorioEmanuele (Buranello-sotto la ferrovia).

 Nel 1891 (era sindaco Pietro dall’Orso) in altra fonte, compaiono come “immobili di proprietà comunale” i lavatoi di Promontorio, della Palmetta e del Canto;

 Sempre nel 1908 ed a san Pier d’Arena essi vengono elencati alla voce ‘acqua, dagli acquedotti Nicolay e De-Ferrari Galliera’; e sono citati quelli di via Larga, via Cella, via Garibaldi (il nostro); e per altri, presso via Barabino, e via Balleydier.

 Sappiamo che pari ad essi, coesistevano lavatoi in via Milite Ignoto, via Vittorio Emanuele (nelle arcate ferroviarie, poco prima dell’attuale vespasiano) ed in via J Ruffini; viene dimenticato quello sito in salita al forte Crocettadistrutto nel 1990 circa; e quello ancora esistente di salita sup.S.Rosa proprio di fronte alle case di Promontorio.

   Molti furono rifatti nel 1934.

 

   Il nostro, costruito negli anni 1884-1897, era ubicato “in località al Canto, via Garibaldi”. Fu distrutto con la ristrutturazione della zona di via Avio-Molteni ed in seguito ai nuovi requisiti igienici ma soprattutto con la distribuzione idrica direttamente nelle case.

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale pal. Ducale

-Archivio Storico Comunale -  Toponomastica scheda 2361

-CigoliniMC&TomasinelliF-i Lavatoi- Ecig.199-pag.61.138

-DeLandolina GC:-Sampierdarena-Rinascenza.1922-pag.45

-Novella P.-Strade di Ge.-Manoscritto bibl.Berio.1900-pag.18

-Pagano/1933-pag.247

-Rivista municipale ‘Genova’  :  12/33.1021  +   3/34.267