ISSEL                                                       via Arturo Issel

 

 

 

TARGHE:

via - Arturo Issel – geologo – 1842-1922 –

via – Arturo Issel – geologo – 1842-1922 -  già via G.Ferraris

Strada privata –

                                                           

                                                           

QUARTIERE ANTICO: Coscia

 

N° IMMATRICOLAZIONE:   2790

da Pagano 1967-8

CODICE INFORMATICO DELLA STRADA - n°:   32120

UNITÀ URBANISTICA:  28 – s.BARTOLOMEO

 Da Google Earth 2007. In giallo, via GBPiovera; fucsia, scalinata FBeccaria; celeste, via GBBotteri. Verde, via Issel

CAP:   16149

PARROCCHIA:   s.M. delle Grazie

STRUTTURA: da via Giacomo Balbi Piovera a scalinata Beccaria e via Giovanni Pascoli .

Doppio senso veicolare, anche se con le solite difficoltà dello spazio.

La strada nel nov. 03 compare nell’elenco delle ‘vie private ad interesse pubblico’ e quindi programmate a divenire municipali. L’elenco fu ripubblicato nell’agosto 2004. Nell’agosto 2010 tutto appare allo stallo.

STORIA: la strada  nacque delimitata dai palazzi costruiti nella proprietà Piccardo (con una villa ora demolita ed al cui posto hanno eretto il “grattacielo dell’ospedale”);  e fu intestata nei primi anni del 1900 a Galileo Ferraris; tale rimase, di 5.a categoria, fino al 19 ago.1935 quando divenne via A.Issel per delibera podestarile, e promozione alla 3ª  categoria.

CIVICI

2007 = NERI   = da 1 a 5

            ROSSI = da 1r a 11r

Nel Pagano/1940 va da via G.BalbiPiovera a scal. Beccaria; ha un civ. nero con privato e civv. rossi con un commestibili al 3 e fruttivendlo all’11r.

 

DEDICATA  a geologo genovese, nato l’ 11 aprile 1842, che divenne dal 1886 al 1917 circa, professore e direttore dell’Università.

 Grande ricercatore, pubblicò numerosi (più di 260) studi in campi come la sismologia, i bradisismi, la stratigrafia del quaternario recente,  la paleontologia e paletnologia (è lo studio della morfologia e fisica dell’uomo e delle razze primitive);  il tutto prevalentemente di area ligure. 

   Per approfondire la materia viaggiò  nell’arcipelago greco, nel Mar Rosso  (ricerca di malacologia e sull’origine e formazione del mare), in Eritrea (con gli esploratori Odoardo Beccari ed il marchese Orazio Antinori, fu presente ad Assab nella Dancalia meridionale nel 1869 quando il prof. G.Sapeto  acquistò quelle terre dal governo eritreo per conto della soc. Rubattino, assicurando all’Italia in forma pacifica, il primo possedimento coloniale. Fu da qui poi -nel 1882- che iniziò l’operazione di conquista dell’intera nazione Eritrea da parte del governo italiano.

   Divenuto ordinario di geologia all’ Università dal 1886 al 1917, insegnò geologia, mineralogia, geografia, paleontologia.

   Lasciò stampato nel 1892, un libro di studio  “Liguria geologica e preistorica“, punto di inizio di tutte le fruttuose ricerche posteriori. E nel 1913 un saggio di storia ligure “Naturalisti e viaggiatori liguri nel secolo XIX”.

   Lamponi descrive brevemente la sua amicizia con A.Cantore quali compagni di scuola. Favorevole all’intervento militare  che determinò la prima guerra mondiale, alla morte del compagno lo commemorò in Consiglio comunale di Genova il 2 sett. 1915 definendolo ‘tempra di antico eroe, idolo dei suoi soldati’.

   Morì a Genova, il 27 dic.1922

Il figlio Raffaele, divenne insigne zoologo, scrittore di biologia marina e fondatore di laboratori marini (compreso quello a Quarto dei Mille).

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio Storico Comunale – Toponomastica, scheda 2297

-AA.VV.-Annuario archidiocesi anno /1994-pag.412  /2002-pag.449

-Enciclopedia Motta

-Enciclopedia Sonzogno 

-Il Secolo XIX del 25.11.03

-Lamponi M.-Sampierdarena- LibroiPiù.200_-pag. 185

-Pagano/1933-pag.244; /40-pag.312;  /1961-pag.246

-Pastorino&Vigliero-Dizion. Delle strade di Ge.-Tolozzi.1985-pag.938

-Poleggi E. &C-Atlante di Genova- Marsilio 1995-tav.35