GALOPPINI                                             piazza Galoppini

 

 

Non ha mai avuto l’onore del riconoscimento ufficiale, trattandosi di un popolare punto di riferimento negli anni delle prime decadi del 1900, relativi all’omonimo stabilimento i muri dello stabilimento sono quelli ancora presenti e limitanti a levante la via Castelli per la lavorazione della latta e sua illustrazione e quindi per confezionare scatole da conserva , sito ove ora è via A.Castelli (di fianco a ponente dello  stabilimento con identico scopo gestito da  M. Diana (più famoso perché divenne sindaco di San Pier d’Arena fino al passaggio della città nella Grande Genova), dapprima associato ad un  Massardo: il sottopasso ferroviario subito dopo a levante di quello di via Castelli fu chiamato a fine 1800  dalle ferrovie dapprima -e non si sa perché se non forse riferito a qualche società di mutuo soccorso o circolo ricreativo- ‘strada priv. Cuore ed Arte’, poi ‘Massardo’ ed infine negli anni ’30 ‘Massardo-Diana’), ma ufficialmente aperto in via Vittorio Emanuele tramite uno dei sottopassi ferroviari corrispondenti e che si chiamava appunto ‘sottovia fratelli Galoppini’). Vicino doveva esserci un altro stabilimento, di un Dellepiane, perché il sottovia ferroviario appare a volte intestato anche a lui.

Un cartoncino reclame di Eugenio Armanino nel 1934 venditore di olio d’oliva e di semi/saponi, si colloca in “via Vittorio Emanuele, 23 / (Corte Galoppini)”.

Una carta intestata con data mal leggibile (presumo 1907, visto che il numero di telefono  era di tre sole cifre: 821) segnala che lo stabilimento era in via V. Emanuele e che gli uffici erano in vico carlone, 1 (da via Orefici); e che era “fabbrica di casse per olio per esportazione e Scatole di latta per conserve alimentari”) 

 

Poiché a nord della strada ferrata, di fronte al lungo edificio della fabbrica, ancora non c’erano i palazzi attuali (i civv.2 e 4), ed ormai invece erano stati disfatti i confini dei giardini della villa Grimaldi di Gerace aperta poco sopra in via Daste, esisteva in quegli anni un largo spiazzo privato, proprietà dei Galoppini,  ove i ragazzi potevano giocare e le maestranze potevano riversarsi nei momenti di intervallo, facendo acquistare alla zona  una autonomia di riferimento propria. Era il più importante posto per giocare perché più vasto e più centrale: vi arrivavano di gran corsa – per prenotare lo spazio posando gli oggetti personali - soprattutti gli studenti dalla villa Scassi:  al pallone (quando mai di gomma o di cuoio con la cucitura, roba da professionisti) si potevano organizzare tre confronti insieme, alla lippa, allo scrollino, o alla cavallina . Si narra che l’allenatore della Sampierdarenese Rumbold, trascorresse ore a guardare in cerca –novello talent scout- di chi aveva la sioltezza del probabile atleta; e pare che molti giocatori delle prime squadre, siano nati così.

 

DEDICATA ai proprietari della fabbrica, fratelli sigg. Galoppini (Vittorio e ?), con soc.an.  sita nel 1902 in vico Carlone 4r a Genova, e qui da noi aperta in via V.Emanuele al 32a (telefono: 425 !). L’azienda aveva anche una succursale in via san Bartolomeo del Fossato al 28.

  Uno dei due titolari è più noto perché maggiormente partecipe della vita mondana ed attiva della San Pier d‘Arena di allora; ma nessuno dei due coprì cariche pubbliche (come invece il vicino Diana), né meritò particolari attenzioni se non quella di aver dato lavoro a molti operai.

Vedere la foto di quest’ultimo, a ‘via Orsolino’ , riferita allo Splendor.

Un libro storico, edito nel 1898, fu prenotato da Galoppini Vittorio di Sampierdarena.

 

 

ricevuta –datata 2 nov.1915- di ordinazione di

“3 cassoni con due latte da Kg. 25 netto funghi secchi”

 

        

Galoppini al Modena, con Diana (a dx) e S.

Frugone  il padrone dello Splendor (a sin)

 

BIBLIOGRAFIA

-Annuario Genovese del sig. Regina-anno 1902

-Archivio S. Ferrovie Stato

-Gazzettino Sampierdarenese:  4/90.5

-Lorigiola D.-Cronistoria documentata 1849-Palmieri.1898-pag.338

-Pagano annuario/1933-pag.1179;    /1961-pag.219

-Sborgi F.-1770-1860 pittura neoclassica e romantica in Li.-1975-p150.