FERRO                                          via del Ferro

 

 

Una via con questo nome viene citata per prima nel 1867, nel segnalare la località di due morti in casa,  di colera (su 107 casi segnalati).

In quegli anni, venne fatta dagli abitanti una petizione al Comune per avere un lavatoio ove poter lavare le proprie ‘lingerie’ e non der andare al Polcevera, assai lontano. Il progetto è riprodotto qui sotto e da esso si leggono particolari interessanti: a sinistra in verticale la “strada Nazionale – dalla quale si passava alla via del Ferro tramite una scala a due rampe (quindi erano dislivellate tra loro); in basso la “casa deposito Balleydier” (il disegnatore, non sapendo come si scrive il nome straniero, lo ha sbagliato e corretto) con, al di là della strada del Ferro, il lavatojo  con tettoia, affiancato alla casa Lanzetta.

                                                

  

Nel regio decreto del 1875, si legge che esisteva lo “stradone piano della Coscia” che delimitava a ponente una omonima piazza. Questo stradone acquisì spontaneamente il nome di ‘via del Ferro’ o ‘via Ferro’ - ed univa via Galata (via P.Chiesa) con via DeMarini (via L.Dottesio), sottopassando la via Nazionale (poi Vittorio Emanuele II) e traversando la linea ferroviaria diretta alla galleria della Sanità - con evidente indicazione popolare e non ufficializzata alla  “fonderia metallurgica da ghisa”  ivi creata dai fratelli Balleydier (vedi).

Il loro nome, nell’anno 1900  e con autorizzazione del Comune, spodestò -nell’ufficialità del Comune - la  dedica al lavoro dell’officina, a vantaggio dei suoi proprietari savoiardi.

Infatti  non è citata sul Novella con questo nome, ma con  quello di via Balleydier.

 

 


 

 

in rosso la via del Ferro che si apre nella strada a mare percorsa dalla linea ferroviaria con traino a cavalli.

In violetto via De Marini la quale inizia da Largo Lantena -a destra-  assieme a via Vittorio Emanuele;

sotto, a mare a destra, i depositi di GB Carpaneto ed a sinistra della nostra via, quelli di Garibaldi e Copello


Attualmente, a Genova, una omonima denominazione è nella zona della Maddalena, ove - in quel luogo -  assume origini di significato  molto diverse  dal nostro.

 

BIBLIOGRAFIA

-Cigolini MC&Tomasinelli F.-I Lavatoi- Ecig 1990-pag.63

-Novella P.-Strade di Genova-Manoscritto b.Berio.1900-pag.16

-Pastorino.Vigliero-Dizionario delle strade di Ge.-Tolozzi.1985-pag.675

-Stradario del Comune di Genova-edizione 1953-pag.75