DIAVOLO                                         crosina del Diavolo

 

 

Il nome compare solo in una cartina redatta “a complemento di progetto di case operaie, al Campasso”,  stilata nel  periodo 1915-30.

Non compare in alcun altro testo antecedente né come annotazione né ovviamente in senso ufficiale.

La crosa su quella carta è posta sul retro, a levante delle case popolari da erigere in via Pellegrini. Iniziava nella piazzetta che c’è retro-laterale della chiesa;  ma non è completa di dove arriva verso monte.

Comunque nella suddetta piazzetta,  esiste un cancello (a lato di quello in uso per entrare nei giardini di recente costruzione e che salgono sino a via Baden Powell): bloccato, perennemente chiuso ed arrugginito, riaggiustato ma non rimosso negli anni 2000,  limita inutilmente una riviera, sul ciglio di un muraglione che delimita le case, e su cui potrebbe esserci stato un sentiero .

A voce, viene ricordato che effettivamente il sentiero c’era e portava ad una villa, bella, ora scomparsa, detta  popolarmente “u cason”; fu demolita per costruire i piloni dell’autostrada. Viene ricordata che era in bella posizione, e riccamente affrescata sui soffitti.

A Genova esiste una omonima, ed il nome viene ascritto al fatto che era particolarmente deserta

Negli anni 1995-2000 il sentiero era stato riattivato da extracomunitari, che avevano riaperto la via a qualche casa soprastante, abbandonata.

 

BIBLIOGRAFIA

-Balletti-Giontoni-Una città tra due guerre-DeFerrari.1990-pag.152

-Dolcino M.-I misteri di Genova-NEG.2002-pag.105

-Poleggi E.&F.-Descrizione della città di Ge. da...-Sagep.1969-pag.293