COLLEGIO via del Collegio
Un documento riferisce che nell’anno 1900, il Regio Commissario Straordinario, propose dare nome di via GB Monti a quella strada che da piazza del Mercato in continuazione verso monte (“a notte”) della crosa dei Buoi (che allora arrivava sino a dove ora è l’oreficeria Salvemini); e che sino ad allora era comunemente chiamata via del Collegio che era posizionato in “terreni detti della Regata”.
Si presume trattarsi del collegio-convitto Dogliani del quale ben poco sappiamo eccetto che nel 1902 era diretto da Cesare Chiabra.
Attualmente Dogliani è il nome di un paese omonimo, presso Mondovì, in provincia di Cuneo; e là oggi vi è un “collegio S.Famiglia Dogliani” che pare, con questi aggettivi, abbia conservato un indirizzo religioso, in una lussuosa villa. Forse una residenza per anziani.
Da altri scritti si rileva che detto collegio, negli anni prima del 1860: era retto da suore domenicane; vi si insegnava filosofia, rett(orica) ad indirizzo umanitario, e grammatica alle classi dalla 4ª alla 6ª (elementare presumo); trovandosi il Comune in difficoltà di gestione, nel 1862 fu offerto a don Bosco, il quale se era incline a prenderlo per farne un seminario, incontrò il veto del vescovo e, si legge, rinunciò.
Sarebbe interessante capire la coincidenza della ‘filiale’ sampierdarenese di questo collegio, posta sulle prime alture – guarda caso - alle spalle dell’istituto di don Bosco.
In alcune cartoline viaggiate riproducenti il collegio (come la sottostante a sinistra) - sia a penna - con una freccia e la scritta “collegio” (non proponibile perché di proprietà privata) - e sia affrescato sul muro anteriore, ove si legge “convitto-collegio,- ambedue le indicazioni sono sull’edificio che è posizionato più in alto a destra. Ma in Internet, il collegio omonimo è, sì localizzato a san Pier d’Arena, ma l’edificio ha una dimensione (foto sotto, a destra, viaggiata nel 1912) ben diversa, più corrispondente alla palazzina sottostante, posizionata al centro della foto - anche se nelle due facciate visibili non combaciano il numero delle finestre per piano; molto probabile ambedue facevano parte del complesso.
Ma ben poco viene spiegato della sua presenza sul territorio. Il tutto è stato distrutto e sostituito.
il collegio sarebbe quello più in alto, a destra (foto a sinistra); ma quello segnalato in Internet e convalidato dalla scritta che finisce sotto i francobolli (foto a destra), è la palazzina che nella prima foto al centro della foto, sotto la precedente.