CHIUSA via Chiusa
Attualmente non esiste più .
Corrisponde ad un tratto creatosi in seguito allo spezzettamento di via Vittorio Emanuele.
Questa ai primi del 1900, nasceva a ponente di Largo Lanterna angolo via De Marini, e - lievemente diritta e sopraelevata - passava a mare dei giardini della villa De Franchi (di via De Marini); a magazzini e grossi caseggiati (con i civici dispari a mare); arrivava in piazza Bovio (piazza N.Barabino), e proseguiva sovrapponendosi alle attuali via G.Buranello, piazza Vittorio Veneto, via P.Reti, via W.Fillak fin oltre a Rivarolo.
Fu poi percorsa dal tram che provenendo da Genova, sbucava dall’ apertura della galleria in Largo Lanterna e costeggiava così la zona delle officine Balleydier.
Aperta poi via di Francia, andò in disuso la galleria del tram e le fu tolto definitivamente il loro passaggio, lasciando in terra – e solo nella parte prospiciente piazza N.Barabino - parte dei binari necessari per far manovra di ritorno ai veicoli che lì facevano capolinea. E, in quegli anni fu anche fiancheggiata a monte da una linea ferroviaria (dopo che si era staccata dal viadotto principale a livello di piazza Barabino ed aver soprapassato con un ponte via di Francia e via Scarsellini) procedendo gradatamente in discesa sino a terra e diritta verso levante per andare verso calata Sanità e Passso Nuovo.
Costruita l’elicoidale, la strada Vittorio Emanuele cento metri dopo Largo Lanterna si trovò a ‘cozzare’ contro la salita all’autostrada: la vecchia strada fu quindi tagliata a livello del marciapiede di levante di via Ballaydier, limitandola con un muro di pietre (mentre la ferrovia, proseguiva invece sotto una arcata dell’elicoidale e traversando via Ballayder a piano terra).
La parte rimasta a ponente dell’elicoidale passava a mare dell’oleificio ed a monte di capannoni della villa Gardini-legnami; ed infine sbucava all’estremo levante della piazza N.Barabino: questa divenne poi ufficialmente “via Chiusa”.
via Chiusa negli anni 1940
foto 1 da via di Francia- a dx l’oleificio in fase di demolizione; a sin capannone con tettoia
foto 2 da via P.Chiesa - a sn “ ; e dx “
foto 3 - come foto 1
foto 4-7 panni stesi come collegamento delle varie foto – facciata di levante con case
da via P.Chiesa (trasversale), verso via d.Francia; tra le case si vede via Chiusa quando soprapassava.
L’insegna in basso a destra segnala “trattoria Maria” (quella che ora è in via P.Chiesa).
Al civ 13 aveva i suoi magazzini la soc di spedizioni fratelli Gondrand.
Dopo il secondo conflitto mondiale, il 18 genn.1954 il Consiglio comunale decise: --- di chiudere le arcate sottostanti il viadotto, con dei muri; --- che al troncone levante, lungo poco meno di cento metri, non venisse dato alcun nome, divenendo così parte di Largo Lanterna; ---che a quello a ponente, più lungo, si togliesse l’intestazione originaria e, poiché era bloccata dall’elicoidale, venne chiamata ufficialmente ‘via Chiusa’, con lo stesso numero di immatricolazione della via V.Emanuele=2861 e con i corrispondenti civv. 1, 3, 5, 7 e 2, 4 .
Ovviamente poco o nulla frequentata dal normale traffico cittadino, fu sfruttata dall’ UITE (oggi AMT) quale ‘terminal’ – ovvero capolinea - per alcune linee tranviarie specie per la tratta orientata al ponente e valpolcevera.
Il civ. 1 fu soppresso nel 1978.
Recentemente, dopo il 1985 circa, distrutti i caseggiati ed i capannoni dei legnami, è stato eretto il complesso di sanBenigno; allo scopo furono demoliti il 2 e 4 nell’87 e 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13 nel 1995 . Risultano ricostruiti il 4 nell’88, ed il 6 e 8 nel 1991.
Nel genn.1996 la giunta comunale decise che via Remo Scappini - che in pratica si sovrappone a parte del tracciato della via Chiusa - assumesse i relativi civici 4, 6, 8 ; e che il rimanente tratto terminale tra via di Francia e via Scarsellini divenisse parte di quest’ultima .
Il regio decreto del 1857, approvando la nomenclatura delle vie dell’abitato di San Pier d’Arena , cita una “via privata della Chiusa”, che il giornalista traduce “nella successivamente chiamata ‘via Andrea Doria’” (via Giovanetti); si presume un lapsus di tipografia, per: ‘via privata della Chiesa’, ovvero per via F.Aporti; oppure vico Chiuso (vedi).
1964 - inizio strada, da Pzza Barabino. Capolinea tram
a sinistra, le ultime case in demolizione
trasversalle di via Chiusa che inizia l’abbandono allo sbocco, adestra via Chiusa e
dopo il voltino, portava al via di Francia
deposito Gardino
il primo corridoio a sinistra era delle case; quello centrale era percorso dal treno che – in fondo tracciato - entrava in galleria; a destra in alto l’inizio di via Vittorio Emanuele (tra i due caseggiati c’era Largo Lanterna), divenuta via Chiusa. Alla base, trasversale, davanti al cancello, via Balleydier.
BIBLIOGRAFIA
-Archivio Storico Comunale
-Archivio S. Comunale – Toponomastica - Scheda 1211 +
-Gazzettino Sampierdarenese: 7/86.14 foto
-Novella P.-Strade di Genova-Manoscritto bibl.Berio.1900-30-pag.19
-Pagano/1961-pag.153
-Pastorino.Vigliero-Dizionario delle strade di Genova-Tolozzi.1985-p.448
-SIP- Elenco stradale /1971
-Stradario del Comune di
Genova-edizione 1953-pag.53.185