BOVIO                                                    piazza  Giovanni Bovio

 

   Nome che l’amministrazione comunale decise dare nel 1906 alla piazza che si era creata “all’altezza di via Larga (via Palazzo della Fortezza)” all’intersecazione di via C.Colombo (via Sampierdarena) con via Vittorio Emanuele (il tratto oggi via G.Buranello, più via Chiusa ora scomparsa)

 

 

   Nel 1910 , era senza numeri civici .

 

 

 

cartolina viaggiata 1908  Ci sono dei grifi?       Quattro fila di finestre

  

cartoline viaggiate 1912

Nel Pagano 1925 si segnalano nell’angolo con v.V.Emanuele un deposito di ferro di Santamaria Carlo, tel.41354;--- ed al civ. 110 la fabbrica di sacchi Pruzzo & Negro

   Nel 1927 appare inclusa nell’elenco delle piazze comunali, di 2° categoria.

 

  senza monumento

 

   La titolazione a Bovio fu variata per delibera del podestà il 19 ago 1935 trasformandola nell’ attuale nome di  piazza N.Barabino (quando le strade confluenti si chiamavano via 10 Giugno (via di Francia aperta nel 1929),  via II Fascio d’Italia (via G.Buranello) e via N.Barabino (via San Pier d’Arena)); nomi che in alcuni testi sono citati ancora, per alcuni  anni dopo il 1940.

   Attualmente a questo titolare è intestata una via di Albaro, da c.so Italia.

   Vi fu collocato il monumento al pittore N.Barabino (inizialmente eretto nei giardini  della Rimembranza, ora Pavanello), ma non sappiamo in che data; comunque quando la piazza era ancora classificata di 2.a categoria.

   Una importante strada laterale è, a mare, via della Coscia (piccola e breve, è solo a ricordo di una zona letteralmente sconvolta e che per la storia cittadina è invece fondamentale; il difetto è che è stata collocata un po' fuori zona, essendo la vera Coscia decisamente  più ad est,  sotto la Lanterna).

   Vicino confinante a levante , è invece la zona del Labirinto. Dalla piazza, sostando di fronte all’edicola del giornale, se ne intravede la torre duecentesca

           

da quattro file di finestre                                          a due                                        

  

col monumento

 

DEDICATA al filosofo e politico, nato a Trani il 6.2.1841 e morto a Napoli il 15.4.1903.  Autodidatta, arrivò ad insegnare, 1872, Storia e Filosofia del Diritto all’Università di Napoli. 

   Padre del poeta, drammaturgo e canzonier (Reginella, Guapparia) e dialettale napoletano Libero

   Ebbe vita integerrima, sedendo – dal 1876 - per più legislature alla Camera dei Deputati tra i rappresentanti di sinistra in quanto fervente propugnatore delle idee repubblicane (partecipò dal 1897 alla redazione del programma del futuro Partito Repubblicano) seppur in governo monarchico. Fu tra i primi ad interessarsi dell’irredentismo per Trento e Trieste.

   Di grande e trascinante eloquenza, si distinse sia nell’esporre le sue idee politiche, sia anche  quelle filosofiche e teatrali. Pubblicò molti libri, elaborando i suoi pensieri e critiche.

   Nell’ottobre 1886 fu a San Pier d’Arena all’inaugurazione dei locali della Casa del Popolo dell’Associazione Universale in via G.Mameli (via Carzino): nell’occasione “pronunziò uno dei suoi poderosi e smaglianti discorsi, denso di quella grande  fede Repubblicana che tanta messe di educazione e di moralità civile aveva portato al popolo Italiano”.

   Il Bovio, scrivendo a settembre da Napoli a V.Armirotti preannunciò un discorso “pensato intorno a gravi argomenti politici e sociali”; ed aggiunse “desidero che fissiate a tempo un luogo ampio e chiuso, in cui senza urlare il ragionamento possa essere inteso e giudicato da tutti. Parlare all’aperto mi è impossibile”. Fu stenografato, trascritto in 14 pagine ed inviato perché fosse stampato, raccomandandosi perché fosse curata bene la correzione tipografica “anche perché i nemici preti vi porteranno su l’occhialino giallo”

   Morì  a Napoli

 

BIBLIOGRAFIA

-Archivio S.Comunale  

-Archivio Storico Comunale Toponomastica scheda 551. 

-Costa E.-Valentino Armirotti-socOperaiaUniversale.2001-pag.121.131

-DeLandolina GC- Sampierdarena-  Rinascenza .1922-pag.33

-Enciclopedia Motta  

-Morabito L.-Il mutuo soccorso-Ist.Mazziniano-1999-pag.325

-Novella P.-Strade di Genova-Manoscritto bibl.Berio.1900-30-pag.17

-Pagano annuario ed./1933-pag.245

-Pastorino&Vigliero-Dizionario delle strade di Ge.-Tolozzi.1985-p.211

-Tuvo T.-SPd’A come eravamo-Mondani.1983-pag.39.67

-Tuvo&Campagnol-Storia di SPdA.-D’Amore.1975-pag.134

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