BARTOLOMEO Via san Bartolomeo
Attuale via GB Carpaneto.
Ovvio fin dagli anni dell’erezione dell’Abbazia, l’esistenza di un sentiero che vi arrivasse dipartendo dalla strada principale che, dalla Lanterna arrivava al Ponte (tratto, poi via DeMarini, oggi via Dottesio).
È possibile addirittura che il sentiero avesse origini romane: esisteva per chi, proveniente dagli Angeli, necessitava scendere subito alla spiaggia: o seguiva l’attuale via “Sotto le Mura degli Angeli”; o peggio, calantesi giù (per nulla, in seguito verrà chiamato ‘Rompicollo’) per il ripido e scosceso fianco della valletta direttamente sino al sito dell’abbazia. Qualcuno infatti lo pone corrispondente alla ‘via Aurelia’ quando essa - che passava in alto dal colle di s.Benigno - poteva deviare per scendere alla spiaggia. Ma forse questa seconda scelta è una supposizione scorretta in quanto con i mezzi di allora appare improponibile una così erta e scomodissima discesa quando c’era la possibilità di una strada più lunga ma meno ripida e pericolosa per gli animali e per le merci.
Inizialmente il primo nome fu quello popolare e generico di ‘strada al Forte’.
É descritta nel 1813 la certezza di due case signorili poste ‘nel Fossato san Bartolomeo’, appartenenti a Ghiara Giuseppe (vedi in viola parte alta della carta Vinzoni ed a pag.48) ed a Negretto Giuseppe (il mag.co Negroni GB, posto all’angolo con la strada Centrale, in viola, parte bassa della carta), descritte perché possedevano nell’interno una cappella religiosa privata, sinonimo di signorilità.
Negli anni all’inizio del 1900, fu ufficialmente chiamata ’via san Bartolomeo’ la strada che era ancora un unico tratto da via DeMarini (oggi via L.Dottesio) a salita s.Bartolomeo (oggi sal. Dante Conte), per arrivare a Promontorio o ai Forti.
Nel dicembre di quell’anno il Comune (Ufficio d’Igiene) chiese a don Brizzolara quante famiglie erano residenti nel quartiere del Fossato (esclusa la frazione degli Angeli sita in territorio di Genova): lui rispose «circa cento, compresa la comunità e collegio delle figlie di s.Anna, in tutto (tutta la parrocchia, ovvero Belvedere, Promontorio, Fossato ed Angeli) quasi un migliaio d’anime; noto che nel quartiere del Fossato il numero degli abitanti non è fisso sia perché vi sono case in costruzione sia perché v’è continuo movimento negli inquilini».
Nel 1907 lo stesso sacerdote stilò un registro, e con maggiore precisione affermò che le anime erano 800 in san Bartolomeo, 260 agli Angeli, 374 alla Costa e 176 a Belvedere.
Su esso, l’elenco è fatto per strade (ma, innanzi tutto, questa già la descrive “San bartolomeo del Fossato”; e poi, per le famiglie censite dall’ 1 al 174, non precisa se segue un numero civico, o una continuità progressiva lungo la strada, o man mano che raccoglieva i dati; ciò perché (e trascrivo solo i primi, e col segno / per ogni riga saltata) scrive:
1. Casa Montarsolo+ Nicolò - detta Peverolla o maibene. Capo di casa Andrea Boccardo- Boccardo Giacomo, Boccardo Pasquale+ e sorelle Nicoletta e Maria fu Sebastiano (sappiamo che nel 1916 la villa -detta ‘Maiben’- fu abitata da Carlevaro Amelia vedova Montarsolo; e poi dall’avv. Tito Augusto Pizzardi e suoi eredi; infine dall’Ist. Figlie di s.Anna).
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2. Casa Carlevaro – capo di casa Crosa Gaetano – Luigia Torrazza – Castilio Carlo fu Carlo e Crosa Giuseppina sposa
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3.Istituto delle figlie di Sant’Anna – Educandato femminile e Infermiere a domicilio 4. casa manentaria Mascardi Giuseppe fu GioBatta – Giovanna Rossi fu GioBatta – figli.GiovanniBattista-Rosa-Emilia-Anna
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5. scala 1ª Casa Bianchi- carroggetto N.9 Vaccari Seraffino del fu Antonio- Giuseppina Repetto di Simone- figli Roberto anni 15-Eugenia d’anni 8-Luigi d’anni 3. Silvio mesi 7. / Giusti Agostino cap. Castello Luigia moglie –figli Rosa 22-Erminia 18-Rina 145- Teresa 12- Margherita 9- Arturo 2,
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6. Famiglia Orengo Lorenzo e Giuditta Guialmazzo-
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7. Fossati Giuseppe del fu Giacomo e della fu Serra Maria Collo Virginin Fossati sposi . più Fossati Luigi e Fossati Attilio e Regina fratelli.
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8. ecc. . (da qui per brevità, saltiamo sino al progressivo:
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scala 2ª
17. Speroni Luigi ecc . (in appendice scrive: “ N.17 scalaB int.8 Semino.....”)
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scala 3ª
28.Gastaldo Matteo di fu Matteo - ecc
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scala 4ª
40. Gobbi Giuseppe fu Antonio- Donadon Maria di Giovanni- Vittorio 13-Ferdinando 8- Luigia 4- Angiolina 2 (su un appunto separato scrive “ Gobbi Vittorio di Giuseppe e di Donadon Maria d’anni 16 il giorno 10 del corrente mese percosse gravemente col bastone suo e sua mad, i quali pregano”)
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scala 5ª
54. Gaggero Giovanni Battista fu Vincenzo – Grossi Rosa ecc
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scala 6 casa Paganetto
64 . Gavazzi Ferruccio fu Giovanni Battista
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74. Casa Bonzi (marito-moglie-tre figli).
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75. casa Maria Meloni - Principale Rossi-N.1. Montorsi Francesco di Salvatore.Maria Meloni fu Francesco. Figli. Eda 4.
scala 1ª Più Traverso Giacomo fu Felice- Oddino Angela –figli Domilda 9- Adolfo 6.
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scala 2ª
86. Gamba Michele di fuGiacomo – Argenta Elena di Amodeo – figli Romilda 8 –Angelo 4
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scala 3ª
95. Testa Bartolomeo fu ...
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102. scala C N.7 Rollando Stefano...
N.9 Ottolo Mario Luigi—
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106 Casa Rossi – Pedemonte Francesco....
scala 4ª ///
///continua Casa Rossi
120. Mongiorgi Ernesto ecc...
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Casa dell’Abbazia
129. Angelieri Angela ved. Lanzavecchia – Lanzavecchia Geronima 19-Attilio 11- Silvio 6
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(ultimo è ) 179 Botta Francesco fu Giovanni – Maria Cabella fu Giuseppe.
Nel Pagano/1908-1911*-12° al civ. 1 si segnala la sede della soc.an. Solertia’ (recipienti di latta – cromolitografia-cartelli réclame – imballaggi in legno – telefono 12-98; ancora attiva nelle conserve alimentari nel 1925, tel.41390. Nel 1913 si espanse, aprendo un eguale stabilimento Porto Maurizio); e di un Moro Antonio (grossista e negozio di olio d’oliva*°).
Nel 1910 aveva civici pari e dispari sino al 36 ed al 33. Presumo sia da collocare in questa strada una perizia (conservata a Promontorio) relativa a quattro palazzi (civv. 29, 31 e 33 di via san Bartolomeo) di proprietà Guelfi e destinati ad essere ceduti. In una casa, i fondi “sono divisi da un volto che copre il fosso di san Bartolomeo, scorrente sotto la casa”)
Nel 1921 si descrive aprirsi sulla strada l’esercizio ‘Moro Tomaso e figli, lavorazione latta e conserve alimentari, lavorazioni meccaniche’; e la ‘soc. an. Solertia , lavorazione della latta’ .
Ancora nel 1927 era con questo nome, di 5° categoria.
Per il Pagano 1925-33, senza precisare a che civico, si apriva l’impresa trasporti di Bonzi Ernesto. Invece viene collocato al civ. 24 il “Collegio Educandato” riferibile all’istituto delle Figlie di sant’Anna (descritto sopra nel 1907 al civ.3) per assistenza infermi e protezione delle giovani anche nelle carceri ed infanzia abbandonata. Verrà più particolareggiatamente descritta con la via attuale, sBdF.
Il podestà di Genova, il 19 ago.1935 considerato il taglio operato dall’apertura di via A.Cantore, decise dovesse denominarsi via G.B.Carpaneto il tratto da via Cantore a mare; e il tratto verso monte, via san
Bartolomeo del Fossato. In contemporanea impose il conseguente cambio anche della numerazione ivi esistente: le case dall’1 al 5 e dal 2 al 14 divennero uguali di via GB Carpaneto; quelle dal 18 al 22 divennero dal 2 al 6 di via san Bartolomeo del Fossato.
BIBLIOGRAFIA
-Archivio Parrocchiale di Promontorio
-Archivio Storico Comune - Toponomastica
-DeLandolina GC– Sampierdarena – Rinascenza.1922- pag. 30
-Gazzettino Sampierdarenese: 9/92.3
-Lauria D.-Emigrazione speranza di-banda stagno-Algraphy2005-pag.132
-Pagano/1921 – Pagano/1925 – Pagano/1933-pag.722.798