BOTTEGO via Vittorio Bòttego
TARGHE: Via Vittorio Bóttego – esploratore – secolo XIX
angolo via L.Dottesio
via A.Cantore
QUARTIERE ANTICO: Coscia
da Vinzoni, 1757. Ipotetico tracciato ad est di villa Spinola
N° IMMATRICOLAZIONE: 2732
da Pagano 1967-8
UNITÀ URBANISTICA:
Da Google Earth 2007. In celeste villa Spinola; in giallo via N.Daste.
CODICE INFORMATICO DELLA STRADA - n°: 07640
UNITÁ URBANISTICA: 28 – s.BARTOLOMEO
CAP: 16149
PARROCCHIA: NS delle Grazie
STORIA: prima dell’avvento delle ferrovia, la zona era ad orto-frutteto-vigna, classificati di prima qualità per produzione, in corrispondenza dell’estremo ponente della proprietà marchese Pallavicino Domenico (e poi dei figli; l’estremo levante arrivava al torrente di san Bartolomeo), con villa padronale alla marina.
La strada, nata con la lottizzazione dei terreni e loro destinazione ad edificazione, fu così intestata per delibera podestarile il 14 mag.1934, nell’onda delle giubilazioni per la vittoria nella guerra contro la Turchia ed il nostalgico ricordo della battaglia di Adua avvenuta nel 1896.
Nel 1940 è appena citata: da via LDottesio a via ACantore, senza civici.
STRUTTURA: doppio senso veicolare, da via A.Cantore a via L.Dottesio. Strada comunale carrabile, lunga 91,41 metri e larga 8; con due marciapiedi larghi 1,9 metri dei quali quelli a levante sono di proprietà degli immobili attigui. Lungo la via, ci sono solo tre bocchette per raccogliere l’acqua piovana, insufficienti quindi per il convogliamento dell’acqua meteorica e col rischio di allagamento a valle.
CIVICI
2007= NERI = 2
ROSSI = da 1r a 17r ( compreso 1A, 3A)
da 2r a 12r (mancano 4r e 8r; aggiungi 10Cr)
===civ. 1 c’erano, nel 1950 -ed ancora nel 60- gli uffici dell’oleificio T.Moro & f., telef 43861. Nel 1961 avevano sede le soc. edilizie ‘S.Fedele’ e ‘Ricostruzione Genovese’, ed una ‘Immobiliare di Fassolo’.
L’edificio fu demolito nel 1966, e fu ricostruito nel 1973.
fotogfrafia di via A.Cantore; in fondo e al centro, l’edificio bianco è l’oleificio Costa
DEDICATA all’esploratore nato a San Lazzaro di Parma nel 1860. A ventisette anni, quale ufficiale di artiglieria, venne inviato come comandante una batteria indigena alla conquista dell’Abissinia arrivando a Massaua: qui si appassionò alla storia naturale e folkloristica del posto, dedicando il tempo libero a raccogliere e descrivere i particolari; iniziò a vagheggiare gli ampi territori circostanti mai esplorati da un europeo, e ad imparare un notevole autocontrollo della sete, della fame ed alimentazione, della fatica.
Così dopo 5 anni, trovò entusiasmo nel partecipare alla prima spedizione nel paese dei Dancali, per conto della Società Geografica Italiana. Per oltre un anno seguì il decorso del fiume Giuba sino alle sue sorgenti, risalendo anche gli affluenti più importanti, e relazionando i risultati in un libro intitolato “Il Giuba esplorato”.
Dopo alcuni anni, partecipò ad una seconda esplorazione alla ricerca delle sorgenti del fiume Omo (che ora si chiama Omo Bottego), sempre in Somalia; raggiunse così il lago Rodolfo, sino ad allora in gran parte sconosciuto alla civiltà. Nel lungo e vasto percorso, incontrò degli indigeni di stirpe Galla Borama, con i quali concluse trattati di amicizia. Al rientro da questa missione, tentando di attraversare l’Etiopia, anche allora in armi, fu tratto in una imboscata dai guerrieri Galla; rimase ucciso in combattimento, a 37 anni, in una zona chiamata Gobbò, ed il suo corpo non fu mai più ritrovato.
Alcuni compagni, caduti prigionieri, furono restituiti all’Italia dopo molti anni di prigionia, e pubblicarono un libro in cui esaltarono l’eroico comportamento del loro capo spedizione.
La notizia del massacro giunse via telegrafo, e in patria escludendo a priori errori di violenza gratuita o impreparazione, si pose l’interrogativo della possibilità che imprudentemente Bottego si fosse fatto guidare da cacciatori di schiavi abissini, il cui lavoro era purtroppo proficuamente pagato ma ovviamente contrastato dalle tribù locali.
BIBLIOGRAFIA
-AA.VV.-Annnuario-guida archidiocesi-ed./94-pag.385—ed./02-pag.423
-Archivio Storico Comunale
-Archivio Storico Comunale Toponomastica, scheda 545 +
-Enciclopedia Mottafoto
-Enciclopedia Sonzogno
-Giornale dell’anno 1897-Italsider-pag.57
-Lamponi M.-Sampierdarena-LibroPiù.2002- pag.14
-Pagano/1961-pag.96
-Poleggi E.&C-Atlante di Genova-Marsilio.1995-tav.51
-Stradario del Comune, edito 1953-pag.27
non citato Pagano/33